Canali Minisiti ECM

Malattie rare: con screening neonatale Sma più bimbi camminano a 2 anni da diagnosi

Neurologia Redazione DottNet | 19/01/2023 12:48

Studio, 11 su 14 lo fanno autonomamente o con assistenza, contro 1 su 16 con malattia scoperta dopo sintomi

Lo screening neonatale per l'atrofia muscolare spinale porta a un accesso precoce alle terapie e permette di avere un maggior numero di bambini in grado di camminare a 2 anni dalla diagnosi. A fotografare il ruolo strategico di questo strumento per la diagnosi tempestiva della Sma è un nuovo studio pubblicato su 'The Lancet Child & Adolescent Health' da ricercatori dell'University of New South Wales. La differenza rilevata tra i piccoli che scoprono la malattia in presenza di sintomi e quelli che invece vengono intercettati tramite screening appena venuti al mondo è importante: gli autori del lavoro riportano che 11 bambini su 14 con Sma diagnosticata tramite screening neonatale, e con successivo accesso precoce al trattamento, camminavano autonomamente o con assistenza 2 anni dopo la diagnosi, rispetto a solo 1 bambino su 16 di quelli diagnosticati sulla base dei sintomi clinici, che si presentavano in media a circa 4 mesi di vita.

Questo, spiegano gli autori, è il primo studio a fornire prove dell'efficacia clinica dello screening neonatale per la Sma rispetto ai percorsi tradizionali di diagnosi e gestione. Sulla base dei risultati, i ricercatori chiedono dunque di prendere in considerazione una più ampia implementazione dello screening neonatale per la Sma, proprio perché - se combinato con il trattamento precoce - si traduce in una migliore capacità di movimento nei bambini colpiti dalla patologia, inclusa la capacità di camminare, rispetto ai piccoli a cui la Sma viene diagnosticata una volta che i sintomi si sviluppano.

pubblicità

La Sma è una patologia neuromuscolare genetica che si sviluppa prevalentemente durante l'infanzia, con debolezza muscolare e problemi di movimento che spesso portano a disabilità gravi e in alcuni casi alla morte. Circa una persona su 40-60 è portatrice del gene principale che causa la Sma e si stima che un bambino su 10mila nascerà con l'assenza di due geni essenziali, destinato alla malattia. L'età in cui compaiono i sintomi varia, ma potrebbero non accendersi 'spie' fino a quando il bimbo non ha diversi mesi e molte persone con Sma sperimentano un ritardo nella diagnosi. Sebbene oggi non esista cura, ci sono opzioni terapeutiche che possono migliorare i sintomi, specie quando si inizia il trattamento prima dello sviluppo dei sintomi clinici. Questo chiama in causa lo screening neonatale, a cui sottoporre tutti i bebè, non solo quelli con una storia familiare di malattia.

"Tuttavia prima d'ora mancavano prove sull'impatto dello screening neonatale per la Sma - afferma Arlene D'Silva, Università del New South Wales - Riteniamo che i nostri risultati giustifichino un'implementazione più ampia" di questo strumento. Nello studio la condizione di salute di 15 neonati con diagnosi di Sma da screening (tra agosto 2018 e agosto 2020, cioè nei primi 2 anni del programma pilota australiano di screening per la Sma) è stata messa a confronto con quella di 18 neonati e bambini con Sma scoperta a seguito di sintomi di malattia nei 2 anni precedenti all'avvio dello screening (agosto 2016 - luglio 2018). Tre dei piccoli arruolati nello studio (uno con diagnosi da screening e due post sintomi) sono entrati in cure palliative. Nove del gruppo intercettato via screening non hanno mostrato alcun sintomo nelle prime settimane di vita e quindi sono stati considerati presintomatici all'avvio del trattamento.

A 2 anni dalla diagnosi, è stata valutata la capacità dei bambini di sedersi, gattonare, stare in piedi e camminare. I diagnosticati con screening hanno ottenuto punteggi migliori in media anche in altre misure di capacità di movimento e indipendenza nelle attività quotidiane rispetto ai bambini diagnosticati dai sintomi. Questo nonostante i bambini del gruppo screening siano tutti più giovani dell'altro gruppo. "Lo studio suggerisce che lo screening neonatale per la Sma riduce gli attuali ritardi nella diagnosi e nel trattamento - evidenzia Didu Kariyawasam, Università del New South Wales - E' estremamente promettente che la maggior parte dei pazienti così diagnosticati fosse in grado di camminare dopo 2 anni".

Ma c'è un problema, continua l'esperta: "Sebbene stiamo assistendo all'implementazione di programmi pilota, solo un piccolo numero di Paesi ha introdotto completamente lo screening neonatale per la Sma, con meno del 2% dei neonati in tutto il mondo attualmente sottoposti all'esame". I dati su costi-benefici dello screening neonatale per la Sma "aiuteranno a informare i Paesi che desiderano implementare un programma di questo tipo", scrive in un commento collegato Hisahide Nishio della Kobe Gakuin University, Giappone, non coinvolto nello studio. "Tuttavia - conclude - dato l'alto costo dei nuovi trattamenti e le diverse condizioni nei Paesi (ad esempio, economie e sistemi assicurativi diversi), ci vorrà del tempo prima che i pazienti con Sma in tutto il mondo possano beneficiare in egual modo dei progressi della medicina".

Commenti

I Correlati

Scoperta di Singapore, c'è un legame con le connessioni nervose

È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications

Lo indica una ricerca della Monash University di Melbourne, pubblicata su Preventive Medicine Report

Alessandro Padovani: “Per l’Alzheimer si riduce l’incidenza e aumenta la prevalenza. Gli ottantenni di oggi sono meno colpiti, ma l’invecchiamento della popolazione porta in assoluto a un incremento di pazienti”

Ti potrebbero interessare

Scoperta di Singapore, c'è un legame con le connessioni nervose

È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications

Lo indica una ricerca della Monash University di Melbourne, pubblicata su Preventive Medicine Report

Alessandro Padovani: “Per l’Alzheimer si riduce l’incidenza e aumenta la prevalenza. Gli ottantenni di oggi sono meno colpiti, ma l’invecchiamento della popolazione porta in assoluto a un incremento di pazienti”

Ultime News

La medicina oculistica offre soluzioni sempre più raffinate: cristallini che, oltre a eliminare “l’appannamento” ridanno una vista normale, terapie efficaci per le patologie della terza età

Il 30–35% dei ragazzi di età inferiore ai 14 anni sia miope, in pratica uno su tre

Dall’analisi della retina l’AI può già individuare, come un esperto specialista, glaucoma, retinopatia diabetica, degenerazione maculare, retinopatia del prematuro

Il timore è che il virus si adatti e avvii il contagio interumano