Il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 31,1% con nette differenze regionali: dal 14% della Calabria al 44,6% del Piemonte mentre per le quinte dosi è del 14,8% con forti oscillazioni: dal 5% della Campania al 28% del Piemonte
Crollano le somministrazioni della quarta (-31%) e della quinta dose (-22,4%) dei vaccini anti-Covid. Lo rivela il monitoraggio indipendente settimanale della Fondazione Gimbe sottolineando che il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 31,1% con nette differenze regionali: dal 14% della Calabria al 44,6% del Piemonte mentre per le quinte dosi è del 14,8% con forti oscillazioni: dal 5% della Campania al 28% del Piemonte.
In particolare sulle somministrazioni delle dosi booster anti-Covid, la platea per il secondo richiamo (quarta dose), aggiornata al 17 settembre 2022, è di 19,1 milioni di persone: di queste, 12 milioni possono riceverlo subito, 1,1 non sono eleggibili nell'immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 5,9 milioni l'hanno già ricevuto.
Mentre relativamente alla platea per il terzo richiamo (quinta dose), aggiornata al 20 gennaio 2023, è di 3,1 milioni di persone: di queste, 2,5 milioni possono riceverlo subito, 0,2 milioni non sono eleggibili nell'immediato in quanto guarite da meno di 180 giorni e 0,5 milioni l'hanno già ricevuto. Al 17 febbraio sono state somministrate 466.880 quinte dosi, con una media mobile di 1.576 al giorno, in calo rispetto alle 2.032 della scorsa settimana (-22,4%) e un trend in discesa iniziato a fine gennaio.
Per la terza dose, al 17 febbraio sono 7,24 milioni le persone che non l'hanno ancora ricevuta di cui 6,04 milioni possono riceverla subito, pari al 12,7% della platea (dall'8,4% della Lombardia al 20,5% della Sicilia) e 1,2 milioni non possono riceverla nell'immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni, pari al 2,5% della platea (dallo 0,9% della Sicilia al 4,8% del Veneto). I non vaccinati in Italia dopra i 5 anni, al 17 febbraio, sono 6,77 milioni, di questi 6,43 milioni sono attualmente vaccinabili, pari all'11,2% della platea.
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