Quici (Cimo): “Solo in Italia, in Polonia e in Messico l’errore medico rischia di essere sanzionato penalmente. Ora lavorare rapidamente al provvedimento in modo da superare tale singolarità”
Le lunghe liste di attesa nella sanità pubblica sono anche dovute al fatto che "vengono prescritti troppi esami inutili, c'è un eccesso di medicina difensiva. Il medico, per evitare cause e guai con la giustizia, eccede a volte negli esami da far fare: per questo agiremo depenalizzando la responsabilità medica, tranne che per il dolo, e mantenendo solo quella civile". Lo ha annunciato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un'intervista al quotidiano Libero. Poi, ha affermato Schillaci, "stenderemo delle linee guida con criteri chiari su quali esami prescrivere e quando". Riferendosi quindi alla sostenibilità del sistema pubblico, Schillaci ha ricordato che l'articolo 32 della Costituzione "sancisce la tutela della salute come diritto fondamentale e gratuito e di qui non si scappa".
“Apprendiamo con favore l’intenzione del Ministro della Salute Orazio Schillaci di depenalizzare la responsabilità medica. Si tratta di un intervento che chiediamo da tempo e che reputiamo essenziale per ridare maggiore serenità ai medici e per ridurre il ricorso alla medicina difensiva”. Così Guido Quici, Presidente del sindacato dei medici Federazione CIMO-FESMED, commenta la dichiarazione rilasciata dal Ministro questa mattina alla stampa in merito all’intenzione di “agire depenalizzando la responsabilità medica, tranne che per il dolo, e mantenendo solo quella civile”. “Solo in Italia, in Polonia e in Messico l’errore medico rischia di essere sanzionato penalmente. Ora lavorare rapidamente al provvedimento in modo da superare tale singolarità”, conclude Quici.
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