Lo studio, pubblicato sulla rivista BMJ, ha analizzato i dati alimentari di circa 15.500 adulti con diagnosi di diabete di tipo 2
Una nuova ricerca rivela come il caffè e il tè possano influenzare il rischio di morte precoce negli adulti con diabete. Secondo lo studio, se si soffre di diabete di tipo 2, bere più caffè, tè o semplice acqua può ridurre di circa il 25% il rischio di morte prematura per qualsiasi causa. Tuttavia, bere più bevande zuccherate aumenta il rischio di malattie cardiache del 25% e il rischio di morire per un attacco cardiaco o un altro evento cardiovascolare del 29%, secondo lo studio. La ricerca ha dimostrato che le malattie cardiovascolari sono la causa più comune di morte per le persone con diabete di tipo 2.
«Alcune bevande sono assolutamente più benefiche di altre, a seconda del tipo di bevanda che si sta confrontando», ha dichiarato l'autore dello studio Qi Sun, professore associato di nutrizione ed epidemiologia presso la Harvard T.
Lo studio, pubblicato mercoledì sulla rivista BMJ, ha analizzato i dati alimentari di circa 15.500 adulti con diagnosi di diabete di tipo 2 che facevano parte del Nurses' Health Study e dell'Health Professionals Follow-Up Study negli Stati Uniti. Quasi il 75% dei partecipanti agli studi erano donne con un'età media di 61 anni. Ogni due o quattro anni, per una media di 18 anni, i partecipanti hanno risposto a domande sul consumo di otto diversi tipi di bevande: bevande zuccherate artificialmente, caffè, succhi di frutta, latte magro e intero, acqua, tè e bevande zuccherate. Tra gli esempi di bevande zuccherate vi sono le bibite gassate con caffeina, le bibite gassate senza caffeina, i punch alla frutta, le limonate e altre bevande alla frutta.
Il Prof. Riccardo Candido, presidente AMD: “Deve inserirsi in un contesto di collaborazione strutturata tra medicina generale e specialistica”
Scotti: "Questo passo rappresenta l'inizio della semplificazione burocratica per la gestione territoriale di opzioni terapeutiche innovative ed efficienti". Buzzetti (Sid): "Migliorano l'aderenza e la gestione della malattia"
Buzzetti (Sid): "Riconosce il valore di questi medicinali e segna maggiore autonomia gestionale della cronicità"
Studio su Lancet apre a nuove strategie di diagnosi e cura
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
Con il nuovo sensore FreeStyle Libre 2 Plus le persone possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare e prendere decisioni appropriate ora con un’accuratezza migliorata (8,2%) e indicato per l’uso dai 2 anni in su
In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
dottnet.title.comments