Canali Minisiti ECM

Covid, senza vaccino i disturbi persistono 24 mesi per uno su sei

Infettivologia Redazione DottNet | 01/06/2023 16:26

Lo studio svizzero rileva che il 17% non è tornato a una normale condizione di salute e il 18% ha riportato sintomi correlati al Covid dopo 24 mesi

Senza vaccino più rischi dal Covid anche a 24 mesi dalla guarigione: infatti, secondo un lavoro pubblicato sul British Medical Journal, più di una persona su 6 tra i non vaccinati riporta effetti del Covid sulla salute due anni dopo l'infezione. Condotto da Tala Ballouz e Milo Puhan dell'Università di Zurigo, lo studio rileva che il 17% non è tornato a una normale condizione di salute e il 18% ha riportato sintomi correlati al Covid dopo 24 mesi.

Lo studio ha coinvolto 1106 individui che hanno avuto il Covid tra agosto 2020 e gennaio 2021 e 628 coetanei che non si sono ammalati. Si è trattato di un campione di non vaccinati. Complessivamente, il 55% dei partecipanti ha dichiarato di essere tornato al proprio stato di salute normale a meno di un mese dall'infezione e il 18% ha riferito di essersi ripreso entro uno o tre mesi. A sei mesi, il 23% dei partecipanti ha dichiarato di non essere ancora guarito, il 19% a 12 mesi e il 17% a 24 mesi.

pubblicità

Rispetto alle persone che non avevano un'infezione, i guariti dal Covid presentavano un rischio maggiore di problemi fisici, come alterazione del gusto o dell'olfatto (9,8%), malessere dopo uno sforzo (9,4%) e mancanza di fiato (7,8%), e di salute mentale, come riduzione della concentrazione (8,3%) e ansia (4%) al sesto mese.

Si tratta di uno studio basato su un'ampia popolazione con valutazioni regolari di una serie di risultati sanitari: "i problemi di salute persistenti creano sfide significative per gli individui colpiti e rappresentano un onere importante per la salute della popolazione e per i servizi sanitari", scrivono gli autori; servono altri studi "per stabilire interventi efficaci per ridurre l'onere della condizione post-Covid", concludono.

Commenti

I Correlati

L'azienda anglo-svedese a fine aprile ha ammesso per la prima volta in documenti giudiziari nel corso di un procedimento legale a Londra che il suo vaccino anti Covid può causare trombosi come raro effetto collaterale

Cattolica-Gemelli, presente nel 13-16% dei test, tipo virulento

A svilupparlo i ricercatori della Duke University. Incoraggia il sistema immunitario a colpire una porzione della superficie del virus che è meno variabile

Lo studio sulla figlia di JN.1 che negli Usa ha sorpassato la madre ed è responsabile di 1 caso su 4

Ti potrebbero interessare

Cattolica-Gemelli, presente nel 13-16% dei test, tipo virulento

A svilupparlo i ricercatori della Duke University. Incoraggia il sistema immunitario a colpire una porzione della superficie del virus che è meno variabile

Lo studio sulla figlia di JN.1 che negli Usa ha sorpassato la madre ed è responsabile di 1 caso su 4

L’approccio corretto e vincente prevede più vaccini diversi che possano rispondere all’appropriatezza vaccinale individuale, in sostanza un vaccino “giusto” per ogni singolo paziente

Ultime News

L'azienda anglo-svedese a fine aprile ha ammesso per la prima volta in documenti giudiziari nel corso di un procedimento legale a Londra che il suo vaccino anti Covid può causare trombosi come raro effetto collaterale

Lo studio dell'Ieo di Milano sul carcinoma mammario metaplastico evidenzia il legame con il gene Jolie apre a nuove prospettive di cura

Il 20% lo fa in modo non corretto, da oltre 2 anni

"Il tumore della mammella è il più frequente per le donne. Nel 2022 abbiamo avuto circa 60 mila nuovi casi. Ma il dato importante è che l'Italia è il primo Paese in Europa per sopravvivenza a 5 e 10 anni"