Migliore: “Le Aziende sanitarie sono pronte ad contrattualizzarli garantendo idonei percorsi formativi”. Anaao: "Le nostre richieste hanno trovato la strada per realizzarsi"
"Accogliamo con favore la possibilità di contrattualizzare come dirigenti medici gli specializzandi già al secondo anno e ci impegniamo come aziende sanitarie ad avviare subito un tavolo con le loro rappresentanze per assicurare loro gli adeguati spazi di formazione in fase di inserimento lavorativo negli ospedali". Così il presidente della Fiaso (Federazione italiana delle aziende ospedaliere), Giovanni Migliore, commenta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge n. 87 del 3 luglio 2023, che ha modificato il cosiddetto "Decreto Calabria", anticipando la possibilità che gli specializzandi possano partecipare ai concorsi banditi dalle Aziende sanitarie già a partire dal secondo anno di formazione. "La formazione - sottolinea Migliore - rappresenta un pilastro fondamentale per garantire la qualità delle cure offerte ai cittadini e non c'è migliore occasione formativa per un giovane medico che lavorare in corsia con un ruolo ed una responsabilità riconosciuta e commisurata alle competenze raggiunte. Il superamento di questo divario professionale esclusivamente italiano ci avvicina ad un modello di formazione più internazionale".
“È una disposizione - prosegue Migliore - che accoglie una nostra richiesta formulata più volte e da tempo per far fronte alla drammatica carenza di medici che stiamo vivendo in questa fase in Italia.
"L’Anaao Assomed condivide le dichiarazioni del Presidente della Fiaso che commenta positivamente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge n. 87 del 3 luglio 2023 che ha modificato il "Decreto Calabria" ammettendo ai concorsi per il reclutamento dei medici ospedalieri gli Specializzandi a partire dal secondo anno del corso di formazione. Anaao insegue da anni l’obiettivo di anticipare l’età di ingresso dei giovani medici nel mondo del lavoro, garantendo percorsi formativi irrobustiti dalla pratica professionalizzante e arricchiti dalle tutele proprie dei lavoratori, attraverso un contratto fortemente caratterizzato dal lato formativo", afferma il segretario Pierino Di Silverio.
"Oggi, - aggiunge Di Silverio - grazie alla sensibilità del Parlamento e del Ministro della Salute, constatiamo che le nostre richieste hanno trovato la strada per realizzarsi, avviando, finalmente, anche quel processo formativo integrato tra università e ospedali da sempre auspicato e mai compiutamente realizzato.Perché la nuova norma è ‘Non solo un modo per far fronte alla carenza di personale, ma l’occasione per ripensare il ruolo delle aziende sanitarie come parte attiva del processo formativo’. Attraverso la messa a disposizione delle conoscenze e delle competenze del loro personale dirigente, cui va riconosciuto, anche dal punto di vista normativo e contrattuale, il ruolo docente di fatto esercitato nella necessaria attività di tutoraggio".
"Ben venga il laboratorio auspicato da Fiaso - precisa Di Silverio -, ma affinchè la collaborazione sia proficua la partecipazione non può essere monca della componente professionale del SSN e delle sue rappresentanze sindacali, che certo non possono essere escluse dalla definizione di ‘modalità e strumenti che possano garantire…una transizione adeguata degli specialisti in formazione verso il ruolo di dirigente medico’". "Appare urgente, comunque, ripensare la formazione del medico in Italia anche da un punto di vista qualitativo, liberandola dalla dicotomia tra luoghi e responsabilità formative per aprirla a un nuovo modello di ospedale sede di insegnamento, al cui interno i rapporti Università-SSN siano meno conflittuali e più rispettosi dei rispettivi fini istituzionali. Come sempre Anaao plaude a ogni iniziativa che miri alla collaborazione tra istituzioni, associazioni di categoria e parti sociali perché, come più volte ribadito, questo è il momento di fare fronte comune per salvare insieme il presente e il futuro del nostro SSN", conclude Di Silverio
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