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Ozempic (semaglutide) e Saxenda nel mirino Ema per pensieri suicidari o di autolesionismo

Farmaci Redazione DottNet | 11/07/2023 18:30

Il panel di esperti sta esaminando gli eventi avversi messi in evidenza dall'Agenzia islandese per i medicinali, inclusi due casi di pensieri suicidi in coloro che hanno utilizzato Ozempic e Saxenda

Nel mirino dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) sono finiti il farmaco per il diabete Ozempic (semaglutide) e il trattamento dimagrante Saxenda (liraglutide). Il Comitato per la sicurezza e la farmacovigilanza (Prac), ha avviato un'istruttoria dopo che l'autorità di regolamentazione sanitaria islandese ha segnalato tre casi di pazienti in cui sono stati riportati pensieri suicidari o di autolesionismo. A riportarlo è la Reuters.

Il panel di esperti sta esaminando gli eventi avversi messi in evidenza dall'Agenzia islandese per i medicinali, inclusi due casi di pensieri suicidi in coloro che hanno utilizzato Ozempic, e Saxenda. Un altro paziente che assumeva Saxenda ha riportato pensieri di autolesionismo. Novo Nordisk, la casa produttrice, ha affermato che la sicurezza del paziente è la sua massima priorità e ha assicurato di voler trattare molto seriamente tutte le segnalazioni di eventi avversi. Il monitoraggio sulla sicurezza finora non ha rilevato alcuna "associazione causale" tra i pensieri autolesionisti e i due medicinali, ha ricordato l'azienda in una nota.

 La revisione arriva qualche mese dopo che il regolatore europeo ha richiesto un approfondimento sul rischio di cancro alla tiroide nei pazienti che assumono farmaci della classe Glp-1.

I pensieri suicidari non sono elencati come effetto collaterale nelle informazioni sul prodotto dell'Ue per nessuno dei due farmaci studiati ora dal Prac ma, negli Stati Uniti, le istruzioni per la prescrizione di Wegovy (contenente sempre semaglutide) raccomandano che i pazienti siano monitorati per pensieri o comportamenti suicidari. Secondo il Dashboard pubblico del sistema di segnalazione degli eventi avversi (FAERS) della Food and Drug Administration, dal 2018 ci sono state almeno 60 segnalazioni di pensieri suicidi da parte di pazienti trattati con semaglutide. Il FAERS ha ricevuto almeno 70 segnalazioni di questo tipo dal 2010 da pazienti in cura con liraglutide. Le informazioni in questi rapporti non sono state verificate e l'esistenza di un rapporto non è una prova del nesso di causalità, precisa comunque la FDA.

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Questi farmaci si sono guadagnati la ribalta mediatica anche sull’onda dei numerosi post sui social media e racconti di celebrità che hanno perso grandi quantità di peso utilizzandoli. Ed è stato registrato di recente un boom di richieste. In particolare Ozempic – che contiene semaglutide come Wegovy, ma con un dosaggio inferiore, ed è destinato alle persone con diabete per aiutarle a controllare glicemia e peso – è finito sotto i riflettori negli ultimi mesi per via dei problemi di carenza generati anche da un uso improprio del farmaco da parte di persone non diabetiche interessate a perdere peso. Per quanto riguarda il produttore dei farmaci, Novo Nordisk, secondo quanto riporta la Bbc un suo rappresentante ha ribadito che l’azienda ha come priorità la sicurezza dei pazienti e sta collaborando con l’Ema: “Novo Nordisk monitora continuamente i dati degli studi clinici in corso e l’uso nel mondo reale dei suoi prodotti e collabora strettamente con le autorità per garantire la sicurezza dei pazienti e informazioni adeguate agli operatori sanitari”.

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