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Mezigdomide più desametasone nel mieloma multiplo recidivante e refrattario

Farmaci Redazione DottNet | 14/09/2023 17:31

La combinazione completamente orale di mezigdomide più desametasone ha mostrato un’efficacia promettente

Nonostante i recenti progressi, il mieloma multiplo rimane incurabile. Mezigdomide è un nuovo modulatore dell’ubiquitina ligasi cereblon E3 con potente attività antiproliferativa e tumoricida in modelli preclinici di mieloma multiplo, compresi quelli resistenti a lenalidomide e pomalidomide.

METODI

In questo studio di fase 1-2, abbiamo somministrato mezigdomide orale in combinazione con desametasone a pazienti con mieloma recidivante e refrattario. Gli obiettivi primari della fase 1 (coorte con aumento della dose) erano valutare la sicurezza e la farmacocinetica e identificare la dose e lo schema per la fase 2. Nella fase 2 (coorte con espansione della dose), gli obiettivi includevano la valutazione della risposta complessiva (risposta parziale o migliore), sicurezza ed efficacia di mezigdomide più desametasone alla dose e allo schema determinati nella fase 1.

RISULTATI

Nella fase 1 sono stati arruolati nello studio un totale di 77 pazienti. Gli effetti tossici dose-limitanti più comuni sono stati neutropenia e neutropenia febbrile. Sulla base dei risultati della fase 1, i ricercatori hanno stabilito che la dose raccomandata di mezigdomide per la fase 2 fosse pari a 1,0 mg, somministrata una volta al giorno in combinazione con desametasone per 21 giorni, seguiti da 7 giorni di pausa, in ciascun ciclo di 28 giorni. Nella fase 2, un totale di 101 pazienti hanno ricevuto la dose identificata nella fase 1 secondo lo stesso programma. Tutti i pazienti nella coorte di espansione della dose avevano un mieloma multiplo refrattario a tripla classe, 30 pazienti (30%) avevano ricevuto in precedenza una terapia anti-antigene di maturazione delle cellule B (anti-BCMA) e 40 (40%) avevano plasmocitomi. Gli eventi avversi più comuni, quasi tutti reversibili, includevano neutropenia (nel 77% dei pazienti) e infezioni (nel 65%; grado 3, 29%; grado 4, 6%). Non sono stati riscontrati effetti tossici inattesi. Una risposta complessiva si è verificata nel 41% dei pazienti (intervallo di confidenza [IC] al 95%, da 31 a 51), la durata mediana della risposta è stata di 7,6 mesi (IC al 95%, da 5,4 a 9,5; dati non maturi) e la progressione mediana La sopravvivenza libera è stata di 4,4 mesi (IC al 95%, da 3,0 a 5,5), con un follow-up mediano di 7,5 mesi (intervallo da 0,5 a 21,9).

CONCLUSIONI

La combinazione completamente orale di mezigdomide più desametasone ha mostrato un’efficacia promettente nei pazienti con mieloma multiplo pesantemente pretrattato, con eventi avversi correlati al trattamento costituiti principalmente da effetti mielotossici.

fonte: The new england journal of medicine

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