Rapporti sessuali dolorosi, problemi col partner, difficoltà ad addormentarsi, sudorazioni notturne: ecco quali sono le principali segnalazioni allo Sportello di Ascolto di Sex and The Cancer
Difficoltà e dolore durante i rapporti sessuali nel 57% dei casi; calo del desiderio per il 25%. Il restante 12% si divide equamente in cistiti ricorrenti, secchezza vaginale e problemi psicologici come tristezza immotivata e insonnia. Sono i primi risultati dello Sportello di Ascolto Sex and The Cancer® lo sportello di orientamento psicologico e medico dedicato al tema della sessualità dopo il cancro e per pazienti che effettuano un trattamento oncologico o lo hanno abbandonato, nato da un‘idea di Amalia Vetromile, ex paziente oncologica e ora Presidente dell’Associazione Mamanonmana Aps.
I risultati, lanciati in occasione del 4° Convegno Nazionale di Sex and the Cancer, riguardano 1400 donne sopravvissute al tumore, hanno tra i 45 e i 55 anni e vengono da ogni parte d’Italia. «In Italia, le persone che vivono dopo una diagnosi di tumore sono circa 3,6 milioni, di queste più di 1,9 milioni sono donne. - commenta Amalia Vetromile - Molte delle cure che le donne devono affrontare hanno conseguenze, dalle patologie urogenitali alla menopausa precoce, che si ripercuotono sulla sfera della salute riproduttiva e sessuale, spesso taciute per pudore o scarsa consapevolezza», commenta Vetromile.
«Le terapie oncologiche che vanno dalla terapia chirurgica alle chemioterapie o radioterapie sono prevalentemente orientate a ridurre il tumore al massimo. Queste, naturalmente, hanno effetti collaterali sull'organismo. È importante che il medico sia attento a cogliere prematuramente i segnali che arrivano dalle donne e a stimolare un dialogo medico-paziente su questi temi», spiega l’oncologa Alessandra Fabi, responsabile di Medicina di Precisione in senologia del Policlinico Gemelli di Roma.
«Per quanto riguarda la mia branca, la ginecologia - ha aggiunto la professoressa Donatella Caserta, ordinario di ginecologia e direttrice Uoc ginecologia Aou Sant'Andrea Sapienza Università di Roma ed esperta dello Sportello - il problema è che queste terapie, soprattutto se eseguite in una donna molto giovane, portano ad avere conseguenze, come una menopausa precoce. Questo può determinare non soltanto l'impossibilità di avere successivamente una gravidanza ma, molte volte, ad avere quella che noi definiamo come sindrome uro genitale, ovvero tutta una serie di disturbi legati al basso tratto che le impediscono anche di avere rapporti».
Al fine di migliorare la salute sessuale delle donne, Sex and The Cancer collabora con diverse strutture ospedaliere per attivare percorsi che portino queste donne alla possibilità di avere terapie di supporto. «Tra queste, il laser vaginale - commenta Amalia Vetromile - consente di ricostituire il collagene, il trofismo, il nutrimento dei tessuti vaginali, permettendo alla donna di poter avere una vita di relazione più soddisfacente, come il laser donatoci da Deka che abbiamo installato all'Ospedale città di Aprilia».
Al fianco delle terapie per migliorare la vita sessuale, altro obiettivo di Sex and the Cancer è favorire la nascita di una nuova consapevolezza nelle donne che dia loro il coraggio di uscire dal silenzio della vergogna, che porti i medici e il personale sanitario a parlarne con le pazienti e le Istituzioni a prevedere le terapie disponibili per il trattamento della sindrome urogenitale, quale effetto collaterale delle terapie oncologiche, nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). L’arte è tra i veicoli scelti da Sex and The Cancer per raggiungere tale obiettivo. In questo convegno, a ‘parlare’ alle donne sono le foto dei quadri di Tracey Emin (Londra, 1963) «Tracey Emin esamina le emozioni dell’esistenza umana e trasforma le proprie esperienze personali, i ricordi e i sentimenti in un’arte intima e universale. Per l’immediatezza e la schiettezza - anche sessuale - che contraddistingue il suo lavoro, l’arte di Emin è spesso inserita nella tradizione di artisti che hanno posto il corpo umano al centro dei loro sforzi, fra cui artisti espressionisti come Edvard Munch ed Egon Schiele», commenta Francesco Dama, responsabile della Galleria d’Arte Lorcan O'neill.
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