"Questo è un approccio regolatorio dinamico, direi intraprendente: senza dubbio originato dalla particolare situazione epidemiologica degli Stati Uniti, ma che riposa anche su una spiccata sensibilità per gli effettivi bisogni di cura dei cittadini”
"La Food and Drug Administration statunitense ha approvato per il trattamento dell’obesità la seconda molecola originariamente indicata per la gestione del diabete, e questo è un approccio regolatorio dinamico, direi intraprendente: senza dubbio originato dalla particolare situazione epidemiologica degli Stati Uniti, ma che riposa anche su una spiccata sensibilità per gli effettivi bisogni di cura dei cittadini", lo dichiara Riccardo Candido, Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD). "D’altro canto – prosegue il Prof. Candido – l’utilizzo off label dei farmaci cosiddetti ‘antidiabetici’ da parte di persone obese o in grave sovrappeso è un dato di fatto anche in Europa.
Nello studio di fase 3 APEX gusekumab ha dimostrato un’inibizione del danno strutturale di due volte e mezzo superiore rispetto al placebo
Fondazione Italiana Diabete, che da 15 anni supporta la ricerca sul Diabete di tipo 1, è l’unico partner italiano dell’iniziativa
Il primo inibitore orale del Fattore B della via alternativa del complemento sviluppato da Novartis rappresenta un significativo passo avanti nella cura dei pazienti adulti con EPN
Quest’anno l’azienda ha portato 76 abstract ai congressi ASCO ed EHA 2025, presentando nuovi dati da studi clinici e di real-world, sia per i tumori solidi sia per quelli ematologici
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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