Canali Minisiti ECM

Cherubini (Siedp), Il diabete tipo 1 nei bimbi sotto i 10 anni ne ruba 16 di vita

Diabetologia Redazione DottNet | 14/11/2023 10:04

Il 40% delle diagnosi di diabete di tipo 1 avviene in ritardo a seguito di un esordio drammatico in cui la malattia si manifesta con la chetoacidosi, uno squilibrio metabolico grave che porta in pronto soccorso e può lasciare danni permanenti

La pandemia di Covid è alle spalle, ma l'emergenza diabete resta soprattutto tra bimbi e ragazzi, e l'Italia fa scuola di prevenzione. E' il primo Paese al mondo ad aver istituito uno screening del diabete di tipo 1, grazie alla recente approvazione della legge 130/2023 che come prima e importante conseguenza positiva consentirà di prevenire la chetoacidosi, una grave complicanza acuta che si può presentare come esordio della malattia diabetica. Oggi, infatti, il 40% delle diagnosi di diabete di tipo 1 avviene in ritardo a seguito di un esordio drammatico in cui la malattia si manifesta con la chetoacidosi, uno squilibrio metabolico grave che porta in pronto soccorso e può lasciare danni permanenti.

"E' dunque urgente e necessario che vengano emanati al più presto i decreti attuativi della legge per individuare i bambini e i ragazzi ad alto rischio, prima che si arrivi a uno scompenso che può mettere in pericolo perfino la vita", dichiara Valentino Cherubini, presidente della Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica (Siedp) e direttore della Diabetologia pediatrica agli Ospedali Riuniti di Ancona, che lancia un appello in occasione della Giornata mondiale del diabete.

"Se la malattia ha un insorgenza precoce e compare nei bimbi al di sotto dei 10 anni d'età - sottolinea - causa una perdita di 16 anni di aspettativa di vita. Tuttavia, se diagnosticata in tempo, curata e ben controllata, da adulti l'aspettativa di vita è la stessa della popolazione senza diabete".

pubblicità

"Una volta individuati i piccoli pazienti con un'elevata probabilità di sviluppare il diabete di tipo 1 - sottolinea lo specialista - i genitori dovranno essere informati dei sintomi a cui fare attenzione e prevedere monitoraggi ravvicinati della glicemia. Un ruolo fondamentale di educazione e prevenzione che dovrà essere svolto dagli endocrinologi pediatrici a cui spetterà di seguire non soltanto i bimbi e i ragazzi che ricevono la diagnosi, ma anche tutti coloro che dovranno essere seguiti e monitorati prima dello sviluppo del diabete".

Lo screening, consentendo di identificare i soggetti a rischio - evidenziano gli esperti Siedp - è anche l'unico modo per poter usare in futuro nuove terapie come teplizumab, che permette di ritardare di 2-3 anni la comparsa del diabete di tipo 1 proprio in questi soggetti e al momento è autorizzato solo negli Usa. Tutto questo è ancora più importante - si legge in una nota - tenendo conto che l'incidenza di diabete di tipo 1 è in crescita dopo la pandemia di Covid-19: prima del 2020 l'incremento nelle diagnosi era del 2-4% ogni 2 anni, fra il 2019 e il 2021 questo numero è decuplicato e arrivato al 27%.

"Si è dimostrato - segnala inoltre Cherubini - che è in crescita fra i giovanissimi anche il diabete di tipo 2, una malattia su base metabolica che fino a qualche tempo fa era tipica dell'età adulta o avanzata. In questo caso a causa di sovrappeso, obesità, stili di vita scorretti si ha un aumento della resistenza all'insulina e quindi della glicemia: i dati del registro mondiale Sweet hanno dimostrato che negli ultimi 10 anni la frequenza di nuove diagnosi negli under 20 è aumentata del 9% ogni due anni". Stiamo perciò "andando incontro a un'epidemia di diabete tipo 2 anche fra i giovanissimi - conclude lo specialista - ed è indispensabile che gli endocrinologi pediatri, in prima linea per fronteggiare una simile emergenza, facciano informazione, educazione e prevenzione per arginare questo fenomeno”.


Commenti

I Correlati

Dormire meno di 6 ore o più di 9 determina un aumento fino al 50% del rischio di sviluppare o di veder progredire la malattia

Uno studio clinico internazionale ha dimostrato come l’innovativo farmaco Brensocatib sia in grado di modulare efficacemente l’infiammazione nei pazienti affetti da bronchiectasie

Il farmaco sperimentale nerandomilast ha soddisfatto l’endpoint primario di entrambi gli studi di fase III, FIBRONEER™-IPF e FIBRONEER™-ILD, riducendo il declino della capacità vitale forzata

Con circa 3,9 milioni di persone con diabete in Italia e un impatto economico di 14 miliardi l'anno - pari all'8-10% dei costi sanitari nazionali - la patologia è una sfida per il Sistema Sanitario Nazionale

Ti potrebbero interessare

Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto

Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone

Con il nuovo sensore FreeStyle Libre 2 Plus le persone possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare e prendere decisioni appropriate ora con un’accuratezza migliorata (8,2%) e indicato per l’uso dai 2 anni in su

In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete

Ultime News

Più letti