dottnet.menu.canale dottnet.menu.minisito dottnet.menu.ecm

Salute, buoni segnali dalla legge di bilancio

Sanità pubblica Redazione DottNet | 06/12/2023 19:26

Cattani (Farmindustria): "Ci troviamo con leggi vecchie che governano processi altrettanto vecchi, mentre ci siamo impantanati nella deriva della regionalizzazione, che ha determinato squilibri nei percorsi di accesso alle cure”

“Abbiamo preso una strada che a parer mio fa ben sperare. C’è stato un cambio di passo rispetto al periodo pre-Covid e questo indica la volontà di rimettere la sanità al centro degli obiettivi del Paese”. Francesco Saverio Mennini, Research Director Eehta del Ceis, Università di Roma Tor Vergata e Kingston University di Londra e membro del comitato scientifico di Fondazione Mesit, legge così le misure per la sanità contenute nella legge di bilancio aprendo l’evento “Salute e legge di bilancio 2024. Prospettive e sviluppi per una nuova governance del settore” a Roma. L’evento, promosso dal Ceis Eehta Tor Vergata e dalla Fondazione Mesit–Medicina Sociale e Innovazione Tecnologica, ha fatto il punto sulla manovra proprio nel giorno in cui medici e infermieri erano impegnati in uno sciopero che ha fatto registrare adesioni elevatissime. “C’è stata una larga adesione che ha mostrato quanto forte sia la voglia di reagire ma anche quanto forte sia la lesione della dignità dell’esercizio professionale”, ha affermato il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli.

“Abbiamo vissuto un periodo le esigenze di bilancio hanno visto nel personale la principale fonte di taglio. Man mano che si è andati avanti nel tempo, sono cresciuti i capitoli per tutte le spese, ma allo stesso modo si sono ridotti quelli per il personale”, ha aggiunto il rappresentante degli ordini dei medici secondo cui la situazione attuale è “irreale”: da una parte “il ministro Schillaci ha ottenuto risorse per le retribuzioni del personale sanitario, dall’altra si recuperano quelle stesse risorse tagliando le pensioni”.

Nonostante ciò, secondo Mennini la manovra segna un cambiamento di rotta: “Spesso sento circolare informazioni che non sono puntuali”, dice.“Nella legge di bilancio, sono stati stanziati 3 miliardi aggiuntivi che vanno sommati ai 2,3 miliardi già deliberati lo scorso anno. Con ciò, arriviamo a un +4,1% rispetto all’anno precedente, una crescita mai registrata in termini di finanziamento a partire dal 2014-2015”. Un altro segnale positivo, per l’economista arriva dalla spesa: “abbiamo un valore più elevato. Solo tra 2022 e 2023 c’è stato un incremento del 3,4% di risorse in termini reali”. Tuttavia, precisa, "non è sufficiente garantire risorse aggiuntive: queste devono essere destinate per obiettivi specifici ed è quello che è stato fatto all’interno di questa manovra. Le risorse aggiuntive sono state destinate per obiettivi ben definiti: l’incremento della rimunerazione del personale sanitario e altre misure tese a ridurre le liste d’attesa o venire incontro alle esigenze di equità distributiva e di accesso alle prestazioni sanitarie”.

pubblicità

Positivo anche il giudizio del presidente di Farmindustria Marcello Cattani (nella foto), secondo cui tuttavia la sfida da affrontare è di proporzioni epocali. “Le difficoltà che viviamo oggi sono frutto di decenni di assenza di visione strategica”, afferma. “Anni in cui dal dibattito è stata completamente eliminata la parola competitività. Così ci troviamo con leggi vecchie che governano processi altrettanto vecchi, mentre ci siamo impantanati nella deriva della regionalizzazione, che ha determinato squilibri nei percorsi di accesso alle cure”, prosegue Cattani. Nonostante ciò, secondo il presidente di Farmindustria, “i segnali arrivati fino a ora sono positivi, sia su scala nazionale sia in Europa, dove l’Italia è stato l’unico Paese a prendere posizione contro la proposta di nuova regolamentazione del mercato farmaceutico”. La sfida resta quella di trovare una ricetta per tenere insieme la sostenibilità del servizio sanitario, l’accesso alle cure da parte dei cittadini e l’innovazione. “Penso che sia importante è che la politica dopo la pandemia tenga a mente quello che Covid ci ha insegnato e cioè che il servizio sanitario nazionale è fondamentale. Bisogna avere il coraggio di rimodulare il servizio sanitario in maniera tale da dare risposta a cittadini, garantire l’innovazione robusta che sta arrivando e contemperando tutto ciò con la situazione del Paese che è sempre più vecchio”, ha concluso il presidente della Federazione degli Ordini Farmacisti Italiani (Fofi) Andrea Mandelli.

dottnet.title.comments

dottnet.article.related

Solo il 42% dei cittadini ha espresso il consenso alla consultazione dei propri dati, con divari abissali e percentuali irrisorie nel Mezzogiorno

Lo sbilanciamento incentiva i cosiddetti “viaggi della speranza”, lo spostamento cioè di centinaia di migliaia di pazienti. Ma ora il ministero della Salute vuole correre ai ripari

Inviato il documento alla Conferenza Stato-Regioni. Focus sui teenager. "Molti rinunciano alle cure"

Ignora il pessimo stato di salute dell'SSN e manca il cambio di rotta

dottnet.article.interested

Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso

I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri

Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"

"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"

dottnet.article.latest

dottnet.pagina.piuletti