Quello del 1° dicembre è l’ultimo pagamento del 2023, dal momento che l’Ente non eroga la tredicesima, ma ne distribuisce l’importo in tutti i dodici mesi dell’anno
Con la pensione accreditata il 1° dicembre 2023 l’Enpam ha effettuato le consuete operazioni fiscali di chiusura. Quello del 1° dicembre è infatti l’ultimo pagamento del 2023, dal momento che l’Ente non eroga la tredicesima, ma ne distribuisce l’importo in tutti i dodici mesi dell’anno.
In considerazione dell’allungamento dei tempi di presentazione delle denunce dei redditi Mod. 730, anche nel mese di dicembre ci sono state 89 nuove posizioni alle quali è stato applicato il conguaglio fiscale (in positivo o in negativo) derivante delle risultanze contabili contenute nei modelli 730/4, acquisiti telematicamente dall'Agenzia delle Entrate.
Ci sono poi una serie di conguagli negativi trascinati dalle mensilità precedenti. L’applicazione delle risultanze a debito del Modello 730 comporta infatti che le relative trattenute possano essere effettuate fino a concorrenza dell’importo netto della pensione, determinandone anche l’azzeramento. In caso di incapienza del netto pensionistico, la trattenuta prosegue anche nel mese (o nei mesi) successivi. Ad esempio, in presenza di una pensione di 1.000 euro netti e di un importo fiscalmente dovuto di 2.500 euro, se il conguaglio da Modello 730 è stato applicato a partire dal mese di ottobre, l’interessato ha percepito una pensione pari a zero nei mesi di ottobre e novembre, e di 500 euro a dicembre.
Sulle pensioni Enpam di dicembre è stato poi effettuato il consueto conguaglio IRPEF di fine anno, operato tenendo conto del reddito complessivo da pensione percepito dall'Enpam e da altri Enti Previdenziali, nonché del beneficio fiscale dell'onere deducibile riconosciuto dalla legge su alcune trattenute operate a vario titolo nel corso dell'anno 2023 (ad esempio, morosità contributiva, ricongiunzione, riscatto, indebito pensionistico), per un totale di 225 posizioni.
Se ad esempio nel corso dell’anno un pensionato ha restituito all’Enpam un importo che aveva indebitamente percepito (come nel caso della vedova che restituisce il rateo riscosso il mese successivo al decesso del marito) ovvero, nel caso di inabili e superstiti, ha pagato ratealmente l’onere di un riscatto o di una ricongiunzione contributiva accettati prima della percezione della pensione, oppure ancora sta pagando sulla pensione dei contributi precedentemente evasi, tutti questi importi sono fiscalmente deducibili dall’imponibile e quindi determinano una riduzione delle tasse dovute al Fisco. Allo stesso modo, nel corso dell’anno potrebbero essersi verificati pagamenti imprevisti (rivalutazioni e conguagli) che comportano un aumento del prelievo complessivo. Il programma di dicembre dell’Enpam considera tutte queste situazioni, le parametra sull’anno e fissa la tassazione effettivamente dovuta.
La maggior parte di questi pensionati noterà un aumento o una diminuzione delle ritenute fiscali di dicembre rispetto a quelle dei mesi precedenti, ed avrà conferma dell’operazione effettuata sempre attraverso una specifica nota in calce al cedolino.
L’importo della trattenuta verrà prelevato in unica soluzione nei casi in cui il netto pensionistico corrisposto a luglio 2025, dopo l’effettuazione del prelievo, risulterà superiore al 50% del netto percepito nel mese precedente
Secondo l’ultimo Monitoraggio Inps, da gennaio a marzo 2025 sono stati liquidati 194.582 nuovi trattamenti pensionistici. Di questi, solo 54.094 sono pensioni anticipate (dato ancora provvisorio), con un assegno medio di 2.065 euro
Le aliquote di rendimento sono state aumentate del 2 per cento per ogni anno di permanenza in attività oltre l’età ordinaria di pensionamento
Lo dice l’Inps nel messaggio n. 1431 del 7 maggio 2025, mediante il quale l’Istituto modifica parzialmente le indicazioni contenute nella Circolare dell’Inpdap n. 11/2006
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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