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Le operazioni Enpam sulle pensioni di dicembre

Previdenza Redazione DottNet | 06/12/2023 20:56

Quello del 1° dicembre è l’ultimo pagamento del 2023, dal momento che l’Ente non eroga la tredicesima, ma ne distribuisce l’importo in tutti i dodici mesi dell’anno

Con la pensione accreditata il 1° dicembre 2023 l’Enpam ha effettuato le consuete operazioni fiscali di chiusura. Quello del 1° dicembre è infatti l’ultimo pagamento del 2023, dal momento che l’Ente non eroga la tredicesima, ma ne distribuisce l’importo in tutti i dodici mesi dell’anno. 

In considerazione dell’allungamento dei tempi di presentazione delle denunce dei redditi Mod. 730, anche nel mese di dicembre ci sono state 89 nuove posizioni alle quali è stato applicato il conguaglio fiscale (in positivo o in negativo) derivante delle risultanze contabili contenute nei modelli 730/4, acquisiti telematicamente dall'Agenzia delle Entrate.

Al momento della presentazione della denuncia, questi pensionati hanno scelto la Fondazione Enpam quale sostituto d’imposta abilitato appunto ad effettuare le trattenute ovvero a pagare i rimborsi derivanti dalla denuncia stessa. Sul cedolino di pensione (visualizzabile nell’area riservata del pensionato) essi troveranno una particolare voce contabile (TRATTENUTE IRPEF MOD. 730 (C.A.F.) oppure RIMBORSO IRPEF MOD. 730 (C.A.F.)) ed una nota esplicativa in calce.

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Ci sono poi una serie di conguagli negativi trascinati dalle mensilità precedenti. L’applicazione delle risultanze a debito del Modello 730 comporta infatti che le relative trattenute possano essere effettuate fino a concorrenza dell’importo netto della pensione, determinandone anche l’azzeramento. In caso di incapienza del netto pensionistico, la trattenuta prosegue anche nel mese (o nei mesi) successivi. Ad esempio, in presenza di una pensione di 1.000 euro netti e di un importo fiscalmente dovuto di 2.500 euro, se il conguaglio da Modello 730 è stato applicato a partire dal mese di ottobre, l’interessato ha percepito una pensione pari a zero nei mesi di ottobre e novembre, e di 500 euro a dicembre.

Sulle pensioni Enpam di dicembre è stato poi effettuato il consueto conguaglio IRPEF di fine anno, operato tenendo conto del reddito complessivo da pensione percepito dall'Enpam e da altri Enti Previdenziali, nonché del beneficio fiscale dell'onere deducibile riconosciuto dalla legge su alcune trattenute operate a vario titolo nel corso dell'anno 2023 (ad esempio, morosità contributiva, ricongiunzione, riscatto, indebito pensionistico), per un totale di 225 posizioni.

Se ad esempio nel corso dell’anno un pensionato ha restituito all’Enpam un importo che aveva indebitamente percepito (come nel caso della vedova che restituisce il rateo riscosso il mese successivo al decesso del marito) ovvero, nel caso di inabili e superstiti, ha pagato ratealmente l’onere di un riscatto o di una ricongiunzione contributiva accettati prima della percezione della pensione, oppure ancora sta pagando sulla pensione dei contributi precedentemente evasi, tutti questi importi sono fiscalmente deducibili dall’imponibile e quindi determinano una riduzione delle tasse dovute al Fisco. Allo stesso modo, nel corso dell’anno potrebbero essersi verificati pagamenti imprevisti (rivalutazioni e conguagli) che comportano un aumento del prelievo complessivo. Il programma di dicembre dell’Enpam considera tutte queste situazioni, le parametra sull’anno e fissa la tassazione effettivamente dovuta.

La maggior parte di questi pensionati noterà un aumento o una diminuzione delle ritenute fiscali di dicembre rispetto a quelle dei mesi precedenti, ed avrà conferma dell’operazione effettuata sempre attraverso una specifica nota in calce al cedolino.

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