La combinazione si è dimostrata superiore a meropenem nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie complicate che includevano pielonefrite acuta
Le specie Enterobacterales resistenti ai carbapenemi e Pseudomonas aeruginosa multiresistente ai farmaci rappresentano minacce per la salute globale. Cefepime-taniborbactam è una combinazione sperimentale di inibitori di β-lattamici e β-lattamasi con attività contro le specie Enterobacterales e P. aeruginosa che esprimono serina e metallo-β-lattamasi.
METODI
In questo studio di fase 3, in doppio cieco, randomizzato, abbiamo assegnato adulti ospedalizzati con infezione complicata del tratto urinario (UTI), inclusa pielonefrite acuta, in un rapporto 2:1 a ricevere cefepime-taniborbactam per via endovenosa (2,5 g) o meropenem (1 g ) ogni 8 ore per 7 giorni; tale durata potrebbe essere prolungata fino a 14 giorni in caso di batteriemia. L'outcome primario era il successo sia microbiologico che clinico (successo composito) nei giorni da 19 a 23 dello studio nella popolazione microbiologica per intenzione di trattamento (microITT) (pazienti che avevano un patogeno gram-negativo qualificante contro il quale erano attivi entrambi i farmaci in studio). Un'analisi di superiorità prespecificata dell'esito primario è stata eseguita dopo la conferma della non inferiorità.
RISULTATI
Dei 661 pazienti sottoposti a randomizzazione, 436 (66,0%) sono stati inclusi nella popolazione microITT. L'età media dei pazienti era di 56,2 anni e il 38,1% aveva 65 anni o più. Nella popolazione microITT, il 57,8% dei pazienti presentava infezioni delle vie urinarie complicate, il 42,2% pielonefrite acuta e il 13,1% batteriemia. Il successo composito si è verificato in 207 pazienti su 293 (70,6%) nel gruppo cefepime-taniborbactam e in 83 pazienti su 143 (58,0%) nel gruppo meropenem. Cefepime-taniborbactam è risultato superiore a meropenem per quanto riguarda l’outcome primario (differenza di trattamento, 12,6 punti percentuali; intervallo di confidenza al 95%, da 3,1 a 22,2; P=0,009). Le differenze nella risposta al trattamento sono state mantenute nel follow-up tardivo (giorni di prova da 28 a 35), quando cefepime-taniborbactam ha avuto un successo composito e un successo clinico più elevati. Eventi avversi si sono verificati rispettivamente nel 35,5% e nel 29,0% dei pazienti nel gruppo cefepime-taniborbactam e nel gruppo meropenem, con mal di testa, diarrea, costipazione, ipertensione e nausea quelli segnalati più frequentemente; la frequenza degli eventi avversi gravi è stata simile nei due gruppi.
CONCLUSIONI
Cefepime-taniborbactam si è dimostrato superiore a meropenem nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie complicate che includevano pielonefrite acuta, con un profilo di sicurezza simile a quello di meropenem.
fonte: the new england joirnal of medicine
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