Gli agonisti del recettore dell'acido retinoico inibiscono la proliferazione delle cellule tumorali della prostata e possono essere combinati con docetaxel, attualmente uno dei farmaci di elezione per la cura del cancro della ghiandola
Nel cancro alla prostata la senescenza cellulare può inizialmente arrestare la proliferazione delle cellule tumorali; tuttavia, in specifiche circostanze può promuovere la resistenza alla terapia e facilitare la diffusione di metastasi. E' quanto emerso da una ricerca del Veneto istituto di medicina molecolare, e dell'Istituto Oncologico di Ricerca (Ior) di Bellinzona affiliato all'Università della Svizzera italiana. Secondo lo studio gli agonisti del recettore dell'acido retinoico inibiscono la proliferazione delle cellule tumorali della prostata e possono essere combinati con docetaxel, attualmente uno dei farmaci di elezione per la cura del cancro della ghiandola.
A più di cinque anni dall’arrivo in Italia della prima terapia genica, le CAR-T sono una realtà nella pratica clinica: crescono i successi nel trattamento di alcune patologie onco-ematologiche
L’approvazione Europea è supportata dai risultati dello studio clinico di Fase 3 SELECT GCA che ha dimostrato che i pazienti trattati con upadacitinib hanno raggiunto l’endpoint primario della remissione sostenuta e importanti endpoint secondari
Il trattamento in prima linea con daratumumab in somministrazione sottocutanea e in combinazione con bortezomib, lenalidomide e desametasone ha mostrato nei pazienti eleggibili a trapianto una sopravvivenza di circa 17 anni
Talquetamab è la prima immunoterapia per il trattamento del mieloma multiplo che abbia come target il GPRC5D (G-protein coupled receptor family C group 5 member D)
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti