Sviluppato da Allecra, EXBLIFEP sarà commercializzato nell’Unione Europea, nel Regno Unito, in Svizzera e in Norvegia da ADVANZ PHARMA in base a un accordo di licenza e fornitura concluso con Allecra nel 2022
ADVANZ PHARMA Holdco Limited – un’azienda farmaceutica di portata globale con sede nel Regno Unito e con un focus strategico nella fornitura di farmaci specialistici, ospedalieri e per malattie rare in Europa, Canada e Australia e Allecra Therapeutics – un’azienda biofarmaceutica che sviluppa nuove terapie per combattere la resistenza agli antibiotici – hanno annunciato che la Commissione Europea (CE) ha concesso l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio per EXBLIFEP®, una combinazione antibiotica a dose fissa di cefepime ed enmetazobactam.
EXBLIFEP® è approvato per il trattamento di pazienti adulti con infezioni complicate del tratto urinario (cUTI, complicated urinary tract infection), inclusa pielonefrite; inoltre, per polmonite acquisita in ospedale (HAP, hospital-acquired pneumonia) inclusa polmonite associata a ventilazione meccanica (VAP, ventilator-associated pneumonia).
EXBLIFEP®
EXBLIFEP® è una combinazione antibiotica a dose fissa, da somministrare per via endovenosa, di enmetazobactam, un nuovo inibitore della lattamasi ad ampio spettro appartenente alla classe dei sulfoni dell’acido penicillanico e di cefepime, una cefalosporina di quarta generazione. È stato dimostrato che enmetazobactam ripristina l’efficacia di cefepime contro alcuni batteri multiresistenti, ivi inclusi i patogeni produttori di ESBL da soli o in combinazione con alcune mutazioni resistenti delle beta-lattamasi, come OXA-48 o AmpC, che sono in aumento in Europa e per le quali esistono poche alternative terapeutiche. Lo studio registrativo di fase III ALLIUM di Allecra ha confrontato 1034 pazienti randomizzati che avevano ricevuto cefepime 2 g/enmetazobactam 0,5 g o piperacillina 4 g/tazobactam 0,5 g ogni 8 ore mediante infusione endovenosa continua di 2 ore nell’ambito di uno studio globale multicentrico, randomizzato, controllato, in doppio cieco, condotto in 112 siti in 19 paesi.
EXBLIFEP® ha soddisfatto la misura di outcome primaria, dimostrando un successo complessivamente significativo in termini statistici del trattamento (cura clinica combinata con eradicazione microbiologica) alla visita di test rispetto a piperacillina/tazobactam nelle cUTI, inclusa AP (acute pyelonephritis, pielonefrite acuta), causate da patogeni Gram-negativi (79,1% vs 58,9 %). Risultati significativamente superiori in termini statistici sono stati osservati anche tra i pazienti con infezioni causate da agenti patogeni produttori di ESBL (rispettivamente 73,7% vs 51,5%).
EXBLIFEP® ha dimostrato un profilo di sicurezza tollerabile, paragonabile a piperacillina/tazobactam: 19,8% vs 14,5%. SAE correlati al trattamento sono stati segnalati nello 0,2% dei pazienti trattati con EXBLIFEP® rispetto allo 0,6% dei pazienti trattati con piperacillina/tazobactam.
Le infezioni complicate del tratto urinario (cUTI)
Le cUTI – infezioni gravi e potenzialmente fatali – rappresentano il 19% di tutte le infezioni associate all’assistenza sanitaria. Il range dei tassi di mortalità delle cUTI riportato in letteratura è molto ampio (2%-31%), poiché deriva dalla diversa composizione dei pazienti inclusi in termini di età, tipo di infezione e comorbidità. Le cUTI, inclusa pielonefrite acuta, sono definite come infezioni del tratto urinario ascendenti dalla vescica accompagnate da segni e sintomi locali e sistemici (eg. febbre, brividi, malessere, dolore al fianco, mal di schiena), che si verificano in presenza di un’anomalia funzionale o anatomica delle vie urinarie o in presenza di cateterizzazione, con il trattamento che viene tipicamente iniziato con terapia ev nell’impostazione ospedaliera.
La pielonefrite acuta (AP, acute pyelonephritis)
L’AP è un’infezione batterica che causa l’infiammazione dei reni, ed è una delle malattie renali più comuni. Si presenta come una complicazione di un’infezione del tratto urinario ascendente (UTI, urinary tract infection) che si diffonde dalla vescica ai reni e ai loro sistemi collettori.
La polmonite acquisita in ospedale e la polmonite associata a ventilazione meccanica
L’HAP/VAP è la seconda infezione nosocomiale più comune (dopo la cUTI), nonché una delle principali cause di morte per infezioni nosocomiali nei pazienti critici. La polmonite acquisita in ospedale (HAP, hospital-acquired pneumonia) e la polmonite associata a ventilazione meccanica (VAP, ventilator-associated pneumonia) sono infezioni polmonari causate da agenti patogeni acquisiti durante la degenza ospedaliera, che si verificano ≥48 ore dopo il ricovero in ospedale e che non erano in incubazione al momento del ricovero. La VAP è un sottotipo di HAP che si sviluppa nelle unità di terapia intensiva in pazienti che sono stati sottoposti a ventilazione meccanica per ≥48 ore.
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