Canali Minisiti ECM

Decreto liste di attesa. Snami: Tagli alle prescrizioni? No, tagli alla salute

Sindacato Redazione DottNet | 30/04/2024 18:15

Testa: “Tagliare le prescrizioni non è la soluzione per far risparmiare lo stato, anzi, vorrebbe dire meno visite, meno controlli e più patologie nel futuro"

“Il decreto per tagliare le prescrizioni del 20% è un taglio alla salute dei cittadini italiani ed il nostro sindacato non ci sta”. Così Angelo Testa, Presidente nazionale Snami. “La colpa delle prescrizioni va ricercata nelle liste di attesa che non fanno altro che aumentare le richieste prescrittive del privato che poi si abbattono nel pubblico, in particolare sui medici di famiglia. Se si volesse risolvere davvero le lungaggini delle liste si permetterebbe agli specialisti di svolgere la libera professione solo dopo aver esaurito le stesse” continua Gianfranco Breccia, segretario nazionale Snami.

pubblicità

“Quante sono le prescrizioni fatte in autonomia dai medici di famiglia e quante su suggerimento degli specialisti? – aggiunge Domenico Salvago, vicepresidente nazionale Snami – Se non abbiamo i dati a disposizione non possiamo procedere con tagli erga omnes che colpiscono la buona pratica medica e penalizzano i cittadini”. Conclude il leader Angelo Testa: “Tagliare le prescrizioni non è la soluzione per far risparmiare lo stato, anzi, vorrebbe dire meno visite, meno controlli e più patologie nel futuro. Vogliamo misure organizzative e non punitive che risolvano le liste di attesa, incidano sull’appropriatezza prescrittiva e diano assistenza ai cittadini”.

Commenti

I Correlati

Di Silverio: “Le urgenze, per la verità sempre garantite, continuano ad esserlo, ma le criticità rispetto ad alcune prestazioni soprattutto quelle che non sono urgenti, danno il senso di un universalismo selettivo già presente"

L’esposizione cronica al glifosato ha provocato un aumento significativo e dose-dipendente di tumori multipli: leucemie precoci, tumori del sistema nervoso, della pelle, del fegato, delle ossa e della tiroide

Le urgenze vengono quasi sempre garantite, ma per le richieste di prestazioni programmabili (che sono anche le più numerose) i ritardi in alcuni casi sono significativi

E' il quadro relativo al biennio 2023-2024 tracciato dalla sorveglianza Passi d'Argento coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità

Ti potrebbero interessare

Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"

"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”

Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”

Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo

Ultime News

Più letti