Riducono l'efficacia delle cure anticancro. "Serve un nuovo approccio"
Nel tumore del seno metastatico il 30% delle pazienti presenta interazioni con farmaci assunti per patologie concomitanti, che possono ridurre in modo sostanziale l'efficacia delle cure anticancro. Lo dimostra lo studio italiano BioItaLEE, presentato al Congresso sul tumore del seno della Società Europea di Oncologia Medica che si è svolto a Berlino. Da qui l'importanza di adottare i principi della 'riconciliazione terapeutica' da parte dei clinici, per ridurre le conseguenze negative di queste interazioni farmacologiche."Un aspetto poco considerato è rappresentato proprio dai possibili rapporti tra le terapie somministrate al paziente oncologico per altre patologie e la risposta alle cure anticancro, come i farmaci a bersaglio molecolare e l'immunoterapia - spiega Paolo Marchetti, presidente della Fondazione per la Medicina Personalizzata -.
L'ospedale Santa Croce di Fano ha effettuato con successo l'impianto di un dispositivo per l'infusione sottocutanea continua di Levodopa in due pazienti affetti dalla patologia
I risultati di uno studio della Fondazione Tettamanti e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII sono stati pubblicati sul “Blood Cancer Journal”
A rischio il settore dei farmaci generici-equivalenti e biosimilari
Si tratta di medicinali orfani per malattie rare (1), nuove molecole chimiche (1), farmaci generici (3) ed estensioni delle indicazioni terapeutiche (5)
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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