Canali Minisiti ECM

Italia all'avanguardia per i tumori ma occorrono 14 mesi per avere nuovi farmaci

Oncologia Redazione DottNet | 02/06/2024 15:37

Aiom, registriamo più alto numero donne vive dopo diagnosi in Ue

 In Italia ci sono quasi due milioni di donne che hanno scoperto di avere un tumore e sono vive dopo la diagnosi di cancro, il più alto numero registrato in Europa. È la dimostrazione "dell’eccellente livello del Sistema sanitario nazionale, ma al contempo si registra un'attesa di 14 mesi, troppi, per accedere ai farmaci innovativi. Vanno ridotti i tempi e delineati nuovi modelli". Lo ha sottolineato il presidente dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Francesco Perrone, nella conferenza stampa della società scientifica al Congresso dell’American Society of Clinical Oncology (Asco), in corso a Chicago e dedicato proprio ai progressi della cura del cancro.

In Europa, dal 1988 a oggi, i progressi contro i tumori hanno salvato più di 6 milioni di vite. Risultati ottenuti grazie alla combinazione di più fattori: riduzione del fumo di sigaretta e maggiore attenzione agli stili di vita sani, più diagnosi precoci grazie agli screening, terapie sempre più efficaci e multidisciplinarietà.

pubblicità

Il risultato è che oggi in Ue sono 23,7 milioni i cittadini (12,8 milioni donne e 10,9 milioni uomini) vivi dopo una diagnosi di cancro, con un aumento del 41% in 10 anni (2010-2020). E il nostro Paese fa registrare nel Vecchio Continente il più alto numero di donne vive dopo la diagnosi in rapporto alla popolazione (6.338 casi per 100mila abitanti, pari a circa 1.939.000 donne). È la "dimostrazione dell’eccellente livello del nostro Ssn - afferma Perrone -. Tuttavia c'è una forte criticità: devono essere affrontati aspetti organizzativi, a partire dai tempi troppo lunghi per l’accesso all’innovazione. In Italia, i cittadini colpiti dal cancro attendono ancora oltre un anno per poter essere trattati con terapie innovative già approvate a livello europeo".

Commenti

I Correlati

Lo studio è firmato dai ricercatori dell'Istituto di Candiolo-Ircss e promette di avere ripercussioni importanti sulla vita dei pazienti

Al centro di questa scoperta ci sono i linfociti B, cellule del sistema immunitario che, quando ben organizzate all'interno del tumore, possono attivare una potente risposta difensiva

Pirtobrutinib di Lilly è una terapia mirata innovativa per il trattamento dei pazienti adulti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria, precedentemente trattati con un inibitore di Btk

La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista Journal of Translation Medicine, descrive per la prima volta un pool di molecole condivise, in grado di sviluppare vaccini non più personalizzati, ma pronti per l’uso di qualsiasi paziente

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

Più letti