È il risultato di un team della Queen Mary University of London reso noto su Nature Mental Health
Sviluppato un nuovo metodo basato sulle immagini di risonanza per prevedere la demenza con oltre l'80% di precisione fino a nove anni prima della diagnosi. È il risultato di un team della Queen Mary University of London reso noto su Nature Mental Health. Questo nuovo metodo fornisce un modo più accurato per prevedere la demenza rispetto ai test della memoria o alle misurazioni del deterioramento del volume del cervello, comunemente usati per diagnosticare la malattia. Il test predittivo si basa sulle scansioni di risonanza magnetica funzionale (fMri) per rilevare i cambiamenti nella "rete di default" (Dmn) del cervello, un circuito neurale che collega le varie aree per svolgere specifiche funzioni cognitive ed è la prima rete neurale a essere influenzata dalla malattia di Alzheimer. I ricercatori hanno utilizzato le immagini di risonanza di oltre 1.
Pubblicato su «Brain communications» lo studio congiunto dell’Università di Padova e della Statale di Milano sulle specificità del cervello e sul ciclo di vita di un piccolo animale marino che vive nella Laguna Veneta
Il 90% circa dei pazienti trattati in prima linea con ofatumumab fino a 6 anni non ha rilevato progressione della disabilità indipendente dall’attività di recidiva (PIRA). Lo conferma l’analisi dello studio di estensione ALITHIOS in aperto
Raccolte prove di deficit cognitivi a distanza di tempo in persone colpite gravemente dalla malattia
Elezioni nuovo direttivo SINPIA al Congresso: la professoressa Elisa Fazzi si conferma in carica alla Presidenza per il prossimo triennio 2024-2027
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
Lo studio PACE-A è il primo studio randomizzato che ha confrontato la radioterapia con la prostatectomia in pazienti affetti da carcinoma prostatico localizzato
"Questa campagna vaccinale sarà particolarmente importante. Sembra infatti, dalle previsioni pubblicate, che l'influenza sarà particolarmente aggressiva”
Si chiamano NGS, Next Generation Sequencing, e possono essere preziose per il 70% dei neonati venuti al mondo con problemi che non permettono di vivere autonomamente: quelli che hanno geni difettosi
Il progetto è promosso da Fondazione DOT – Donazione Organi e Trapianti e realizzato con il PIC4SeR del Politecnico di Torino e ABzero
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