Canali Minisiti ECM

Giuliano (UGL): “Chi ha paura degli specializzandi. Apriamo confronto per valorizzarli e far crescere la loro figura”

Sindacato Redazione DottNet | 07/06/2024 18:53

"Sarebbe da chiederselo se è vero che una pattuglia di giovani professionisti, ha espresso recentemente profondo disagio, condito da una buona dose di sconforto, per il quadro in cui la loro figura si trovano ad operare”

"Chi ha paura degli specializzandi? Sarebbe da chiederselo se è vero che una pattuglia di giovani professionisti, ha espresso recentemente profondo disagio, condito da una buona dose di sconforto, per il quadro in cui la loro figura si trovano ad operare" dichiara Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute. "Se da un lato – prosegue il sindacalista -  nei provvedimenti per combattere le liste d’attesa  il Ministro Schillaci li vorrebbe maggiormente protagonisti dall’altro loro dipingono un quadro a tinte fosche. Perché la valorizzazione del ruolo è messa a rischio da quella consuetudine tutta italiana che li relega in un angolo. Lo fanno emergere proprio gli specializzandi in un recente sondaggio. Non nascondono di sentirsi sfruttati dovendo silenziosamente subire in troppe occasioni lo sforamento delle 38 ore di lavoro previste dal contratto con punte che spesso arrivano oltre le 50.

Di diritti, come ferie e riposo, difficile discuterne, essendo l’anello debole della catena lavorativa delle proprie unità o reparti. Così come gli emolumenti, che ricevono attraverso il contratto di formazione, sono erosi dai costi dell’iscrizione universitaria, di un affitto per i fuori sede, più le tante voci di oneri accessori, come l’iscrizione all’albo, alla cassa previdenziale e l’assicurazione per rischio professionale. In questo contesto molti sono utilizzati per svolgere attività amministrative sottraendo tempo a quella formazione che ritengono carente e spesso fuori dai binari di un programma ben definito. Pensiamo sia arrivato il momento, confidando nell’esperienza e nella sensibilità del Ministro Schillaci, di aprire su questa figura fondamentale un confronto ampio che serva a valorizzarli e far crescere in maniera adeguata le schiere di medici del domani" conclude Giuliano.

pubblicità

 

Commenti

Rispondi

I Correlati

Onotri “Occorre invertire il rapporto PIL/spesa sanitaria. Servono più fondi”

"La crisi della sanità pubblica italiana di oggi è il prodotto di almeno quindici anni di sottofinanziamento, mancato ricambio, blocchi del turnover, tagli lineari e riforme lasciate a metà"

Mancano fondi per servizi e personale, ma si finanziano le farmacie e il privato. Sotto accusa anche i ritardi nella spesa del Pnrr e il mancato rinnovo dei contratti del personale sanitario

Sempre più primari nominati dalle Università tagliano le prospettive di carriera ai medici ospedalieri

Ti potrebbero interessare

Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"

"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”

Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”

Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo

Ultime News

Più letti