
Lo rivela un ampio studio pubblicato sull'European Heart Journal, ritenuto importante per individuare prima e curare meglio chi potrebbe esserne colpito
Il rischio di nascere con un difetto cardiaco grave è del 36% più alto nei bambini concepiti dopo una tecnologia di riproduzione assistita, come la fecondazione in vitro. Lo dimostra un ampio studio pubblicato sull'European Heart Journal, ritenuto importante per individuare prima e curare meglio chi potrebbe esserne colpito. "Precedenti ricerche - spiega Ulla-Britt Wennerholm dell'Università di Goteborg in Svezia, che ha coordinato la ricerca - mostrano che per i bambini concepiti con la riproduzione assistita c'è maggior probabilità di nascita pretermine e basso peso alla nascita.
Il focus della ricerca è l’impiego di terapie geniche innovative basate su DNA e RNA progettate per agire direttamente sulla proteina responsabile della patologia
Convention Anmco a Roma. Grimaldi, centrale una corretta terapia
SIN ribadisce l’importanza della prevenzione per l’identificazione precoce di patologie come retinopatia del prematuro e cataratta congenita
Intercettare tempestivamente le situazioni critiche e creare reti di protezione a tutela della salute futura, al XXXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
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