Studio della Sissa su Foxg1 pubblicato su Bmc Biology
Il gene Foxg1 non solo funziona come conduttore d'orchestra dello sviluppo del cervello anteriore regolando la trascrizione dell'Rna, ma ha un ruolo di regolazione diretta nella traduzione dell'mRna, cioè nella produzione delle proteine. E' la scoperta contenuta in uno studio del Laboratory of Cerebral cortex development della Sissa, pubblicato recentemente su Bmc Biology e secondo cui questa doppia funzione solleva domande sull'evoluzione di questo meccanismo, suggerendo che un controllo fine del dosaggio genico potrebbe essere stato selezionato per garantire un corretto sviluppo del sistema nervoso.
Il processo decisionale condiviso migliora l’aderenza terapeutica, educa al trattamento e favorisce lo stile di vita più idoneo al paziente, con un impatto positivo sul decorso della Sclerosi Multipla (SM) e sulla qualità di vita
Lo rivela uno studio coordinato dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi e l’Università di Firenze
Collaborazione interdisciplinare, neuromodulazione non invasiva e neurotecnologie avanzate: le chiavi per affrontare le sfide delle malattie neurologiche e psichiatriche
Chiave per capire i disturbi del sonno e trovare nuove cure
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
Aodi: “La situazione è ormai fuori controllo e non possiamo permetterci che milioni di italiani restino senza un medico di famiglia. Le carenze sono tangibili in tutte le regioni, e il sistema sanitario italiano rischia il collasso”
I dati dell'Ecdc dall'inizio dell'anno. "Non sottovalutare il dolore al petto"
Gli esperti, "impossibile raggiungere il -75% tra 2010 e 2025"
Con dieta ricca di proteine animali più rischio cardiovascolare
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