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La Tbc principale minaccia infettiva, 8,2 milioni di casi nel 2023

Infettivologia Redazione DottNet | 30/10/2024 13:45

Report dell'Oms: E' il numero più alto dal 1995. Supera il Covid

Circa 8,2 milioni di persone hanno ricevuto una diagnosi di tubercolosi nel 2023, il numero più alto registrato dal 1995 a oggi. Il numero vede un notevole aumento rispetto ai 7,5 milioni segnalati nel 2022 e "pone nuovamente la Tbc come principale malattia infettiva potenzialmente mortale nel 2023, superando il Covid-19". Emerge dal Global Tuberculosis Report 2024 dell'Organizzazione mondiale della sanità, che evidenzia però anche la diminuzione dei decessi causati da questa malattia, passati da 1,32 milioni nel 2022 a 1,25 milioni nel 2023.

La Tbc colpisce in modo sproporzionato le persone in 30 paesi, tra cui India (26%), Indonesia (10%), Cina (6,8%), Filippine (6,8%) e Pakistan (6,3%) che insieme coprono il 56% dei casi totali. Uno dei problemi è la sotto diagnosi: si stima che il numero totale di ammalati sia stato di circa 10 milioni nel 2023, ma i casi diagnosticati sono stati 8,3 milioni, con un divario di circa 2,7 milioni, anche se in calo rispetto al periodo della pandemia di Covid.

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In particolare la tubercolosi causata da batteri farmaco-resistenti è una criticità di sanità pubblica: delle 400.000 persone che si stima abbiano sviluppato la questa forma, solo il 44% è stato trattato nel 2023. I finanziamenti globali sono ulteriormente diminuiti e rimangono ben al di sotto del necessario: nel 2023 erano disponibili solo 5,7 miliardi di dollari rispetto all'obiettivo annuale di 22 miliardi. Anche la ricerca è "gravemente sottofinanziata, con solo un quinto dell'obiettivo annuale di 5 miliardi di dollari raggiunto nel 2022", si legge nel report. Ciò impedisce lo sviluppo di nuove diagnosi, farmaci e vaccini. "Abbiamo gli strumenti per prevenire, individuare e curare la malattia, bisogna aumentarne l'utilizzo", ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms.

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