"All’indomani dello sciopero nazionale del 20 novembre la protesta non si ferma e arriva fin dentro le mura di ospedali e Asl per rivendicare con forza un diritto inalienabile del lavoratore"
"Dalla nostra rilevazione risulta che nel 60% delle Aziende sanitarie in tutta Italia il contratto di lavoro non viene applicato. Per questo l’Anaao Assomed ha denunciato formalmente le autorità di tutte le aziende inadempienti". Lo annuncia il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Pierino Di Silverio. All’indomani dello sciopero nazionale del 20 novembre la protesta non si ferma e arriva fin dentro le mura di ospedali e Asl per rivendicare con forza un diritto inalienabile del lavoratore: l’applicazione del contratto di lavoro. Nei mesi scorsi il sindacato aveva diffidato le Aziende sulla non corretta applicazione di alcune voci.
"Fanno eco alla mobilitazione nazionale – commenta Di Silverio - le condizioni di lavoro in cui migliaia di dirigenti medici e sanitari continuano a vivere nelle aziende. Ogni giorno ci ritroviamo a combattere nelle corsie una doppia guerra, da un lato la malattia, dall’altro quella per far rispettare i nostri diritti sempre più spesso calpestati.
"Invieremo anche formale richiesta alle Aziende di rispettare il dlgs 81/08 in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro – conclude Di Silverio - ricordando che il responsabile della sicurezza dei lavoratori è il datore di lavoro ovvero il Direttore Generale e da tale obbligo non può rifuggire".
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"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
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