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Mattarella, serve una spinta vigorosa per le cure palliative

Sanità pubblica Redazione DottNet | 29/11/2024 15:43

Non sono del tutto attuate e disomogenee, trasmetterò il tema al governo

 Rispetto alle cure palliative siamo "tra i Paesi più avanzati" ma si pone ancora il problema "della sua attuazione, che è cresciuta ma non è totalmente attuata" e soprattutto non è attuata in maniera omogenea sul territorio nazionale. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale una rappresentanza del mondo delle Cure Palliative. Il capo dello Stato ha aggiunto che "trasmetterà" al governo queste problematiche affinchè "si solleciti una spinta vigorosa per le cure palliative".

  "La centralità della persona, quella che fa si che ci si renda conto che il malato non ha diritto alle cure solo se ha prospettive di guarigione ma ha diritto alle cure fino al momento estremo. Questo - ha spiegato il presidente Mattarella - è il cuore e il valore della professione medica. E' una indicazione che il nostro quadro normativo ha raccolto e introduce le cure palliative a pieno titolo, sottraendole alla convinzione diffusa che si trattasse soltanto di una attività compassionevole, di solidarietà, di sostegno nell'accompagnare il paziente.

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Questo quadro normativo ci pone tra i Paesi più avanzati. Pone però un'esigenza, quella della sua attuazione. L'attuazione si è realizzata, è cresciuta ma non è totalmente attuata e richiede una crescita costante di attuazione. Con alcuni obiettivi: quello della omogeneità territoriale nel nostro Paese in cui si registrano differenze sensibile sulla praticabilità e le prestazioni; quella della formazione che richiede una sollecitazione; quello della ricerca scientifica. Io non ho compiti operativi - ha ricordato -, ma trasmetterò al governo queste sollecitazioni perchè si solleciti una spinta vigorosa per le cure palliative. Ogni intervento di cure palliative si traduce in un messaggio sull'esigenza che entrino in maniera compiuta nel quadro delle prestazioni mediche che vanno assicurate".

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