Gli esperti, "impossibile raggiungere il -75% tra 2010 e 2025"
Sono 24731 le nuove diagnosi di Hiv nel 2023 in Europa, un dato in aumento rispetto al passato. Tendenza confermata anche in Italia, che ne ha registrate 2349 e che vede un incremento significativo dal 2020. Lo scenario epidemiologico è stato esposto nel corso del convegno di sanità pubblica 'Tre volte zero contro l'Hiv', in corso presso l'Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma in occasione della Giornata mondiale contro l'Aids, il 1 dicembre. 'Zero rischio di trasmissione, zero nuove diagnosi e morti, zero stigma e discriminazione' il claim, che richiama l'obiettivo fissato dall'Oms del cosiddetto 'Getting to zero' entro il 2030.
L'incontro ha visto la partecipazione tra gli altri del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Sull'Hiv l'incidenza maggiore si registra tra i maschi, soprattutto nella fascia 30-39 anni (15 contro 4,6). Tra il 2010 e il 2023 le nuove infezioni da Hiv in Italia sono passate da 4051 a 2349, attestandosi su una riduzione del 42%. Un dato ben al di sotto le aspettative, sottolineano gli esperti presenti, che non consentirà di raggiungere l'obiettivo della diminuzione del 75% previsto per il prossimo anno, il 2025.
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