Soddisfatti anche per ritiro emendamento 6.0.15 al Ddl Liste d’attesa sull’abolizione del requisito per accedere a concorsi Ssn
"Accogliamo con grande soddisfazione l’approvazione dell’emendamento al Ddl Bilancio che introduce borse di studio retribuite per i farmacisti specializzandi, e con loro per tutti gli altri specializzandi di area sanitaria non medica. Si tratta di un riconoscimento doveroso per i farmacisti, chiamati a intraprendere un percorso formativo di livello elevato per essere al fianco dei pazienti, fino ad oggi ingiustificatamente a carico dei giovani in formazione, in assenza di un idoneo inquadramento contrattuale". Ha detto il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), Andrea Mandelli, commentando l’approvazione dell’emendamento alla legge di Bilancio 2025 che riconosce un trattamento economico durante la specializzazione in area sanitaria non medica.
"La valorizzazione del ruolo dei farmacisti ospedalieri - aggiunge Mandelli - è uno dei temi cardine della politica professionale della Federazione, da tempo impegnata affinché sia garantita l’equiparazione dello status giuridico e del trattamento contrattuale ed economico dei farmacisti a quello degli specializzandi medici. Questa misura è un passo importante nell’ottica di sanare le disparità che esistono tra gli specializzandi delle professioni sanitarie, e rappresenta un segnale positivo che riconosce il valore della formazione specialistica e l’opportunità per i nostri giovani di investire in un futuro professionale al servizio dei cittadini e della Sanità del Paese".
"Con la stessa visione improntata alla valorizzazione della formazione professionale, la Federazione apprende positivamente la notizia ritiro dell'emendamento 6.0.15 al Ddl Liste d’attesa, nel quale si ipotizzava la possibilità per i laureati in Farmacia e Farmacia Industriale abilitati all'esercizio della professione di farmacista di partecipare ai concorsi pubblici per dirigente sanitario farmacista del Servizio Sanitario Nazionale anche senza specifica specializzazione. La misura avrebbe indebolito la professione e, soprattutto, fatto venir meno le garanzie di sicurezza per i cittadini che richiedono la massima professionalità e competenza che solo un percorso professionalizzante può dare. Desidero, in ultimo, evidenziare con grande soddisfazione la compattezza di tutta la categoria, espressa dai Vertici della FOFI e della SIFO che hanno agito insieme nella stessa direzione, contribuendo al ritiro dell'emendamento in questione", conclude il presidente FOFI.
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