“A fine dicembre ho lasciato la direzione generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute. E' stata un'esperienza che ha arricchito il mio bagaglio di 'civil servant' e di ciò ringrazio, in particolar modo, le mie collaboratrici e i
“A fine dicembre ho lasciato la direzione generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute. E' stata un'esperienza che ha arricchito il mio bagaglio di 'civil servant' e di ciò ringrazio, in particolar modo, le mie collaboratrici e i miei collaboratori"
“A fine dicembre ho lasciato la direzione generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute. E' stata un'esperienza che ha arricchito il mio bagaglio di 'civil servant' e di ciò ringrazio, in particolar modo, le mie collaboratrici e i miei collaboratori per il lavoro svolto. In un altro momento diremo cosa abbiamo fatto in questo tempo seppur breve”. Così in un video su Facebook Francesco Vaia, già direttore della Prevenzione del ministero della Salute e dell'Inmi Spallanzani di Roma in precedenza, annuncia “nuove sfide” come componente dell'Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità in vigore dal primo gennaio 2025. “Ho spesso affermato che da medico sentivo questo camice bianco come una seconda pelle ed in forza di ciò ho preso alcune decisioni.
Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.
A partire dal 2027 la Ragioneria reputa possibile un aumento di tre mesi dei requisiti necessari per il pensionamento, sia di vecchiaia sia anticipato
"I limiti di tempo massimi, entro i quali deve essere garantita una prestazione ambulatoriale, prescritta con ricetta rossa e dematerializzata, variano a seconda del grado di priorità"
"Le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione soffrono di una scarsa attrattività, dovuta a prospettive professionali limitate e a opportunità lavorative non adeguate"
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
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