Canali Minisiti ECM

Il 20 febbraio si celebra la Giornata nazionale del personale sanitario: 383 medici, 90 infermieri e 30 farmacisti morti per Covid

Professione Redazione DottNet | 18/02/2025 18:39

Cinque anni fa all'ospedale di Codogno (Lodi) venne individuato il primo caso di Sars-CoV-2 e iniziò l'emergenza con la zona rossa 3 giorni dopo e l'arrivo dei militari

Il 20 febbraio si celebra la Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, istituita per legge quale riconoscimento dell'impegno degli operatori sanitari nella tutela della salute dei cittadini. La giornata è stata istituita con la Legge 13 novembre 2020 in onore degli operatori in prima linea nella pandemia di Covid. A Roma, alle Corsie Sistine del complesso monumentale del Santo Spirito in Sassia, si svolgerà la giornata promossa il ministero della Salute e dalla Federazione Ordini farmacisti italiani (Fofi), in rappresentanza di tutti gli Ordini e le Federazioni nazionali dei professionisti sanitari. Il tema sarà 'Rinnovamento delle professioni per una nuova sanità': un confronto per riflettere sul futuro della sanità e per approfondire l'evoluzione delle professioni e delle competenze necessarie per affrontare le sfide del settore.

Aprirà i lavori il ministro della Salute, Orazio Schillaci.

La Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) cura sul proprio sito una pagina dedicata - e ben riconoscibile per il fiocchetto nero - che a partire da marzo 2020 ha registrato tutti i medici morti durante la pandemia di nuovo coronavirus. Il primo della lunga lista di vittime (383) è Roberto Stella, presidente dell'Ordine dei medici di Varese, responsabile Area strategica Formazione Fnomceo, deceduto l'11 marzo 2020. "Un triste elenco che viene via via aggiornato. In allegato, i dati sui contagi. Un monito, una lezione per tutti", sottolinea la Fnomceo.

Ma il 20 febbraio è anche l'anniversario del primo tampone che ha bruscamente svegliato l'Italia sulla pandemia di Covid-19. Cinque anni fa all'ospedale di Codogno (Lodi) venne individuato il primo caso di Sars-CoV-2 e iniziò l'emergenza con la zona rossa 3 giorni dopo e l'arrivo dei militari. Seguirà il lockdown, ma anche la sfilata delle bare su camion dell'Esercito a Bergamo.

Non solo i medici hanno perso la vita durante la pandemia, ma anche gli infermieri hanno contato i loro 'eroi': sono 90 i colleghi che hanno dato la vita sul luogo di lavoro. Mentre sono una trentina i farmacisti deceduti a causa del Covid-19: per loro la Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani ha una pagina dedicata sul proprio portale.

Giovedì i temi della Giornata nazionale del personale sanitario e socio-sanitario, del personale socioassistenziale e del volontariato 2025 saranno: il ruolo e la valorizzazione dei professionisti sanitari e socio-sanitari, anche attraverso il riconoscimento dell'importanza dell'attività svolta; l'opportunità e le sfide dell'innovazione tecnologica a supporto del lavoro del personale stesso; le proposte di rinnovamento avanzate dai rappresentanti degli Ordini professionali; una riflessione sulle sfide economiche e sociali che il sistema sanitario e socio-sanitario si trova ad affrontare e sulle strategie per garantire la sostenibilità a lungo termine, inclusa la gestione delle risorse umane.

Commenti

Rispondi

I Correlati

Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.

A partire dal 2027 la Ragioneria reputa possibile un aumento di tre mesi dei requisiti necessari per il pensionamento, sia di vecchiaia sia anticipato

"I limiti di tempo massimi, entro i quali deve essere garantita una prestazione ambulatoriale, prescritta con ricetta rossa e dematerializzata, variano a seconda del grado di priorità"

"Le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione soffrono di una scarsa attrattività, dovuta a prospettive professionali limitate e a opportunità lavorative non adeguate"

Ti potrebbero interessare

La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate

Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro

Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti

Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"

Ultime News

Più letti