Sul tavolo ci sono diversi passaggi, come il futuro della formazione dei medici di base e la possibilità che i solo i nuovi specialisti diventino dipendenti del Ssn
La riforma della medicina generale, che tanto ha fatto parlare nelle scorse settimane soprattutto sulla possibile rivoluzione per la medicina del territorio con il passaggio dei medici di famiglia all'interno del Servizio sanitario nazionale come dipendenti - in ottica dell'avvio a pieno regime delle Case e degli Ospedali di comunità previsti dal Pnrr - è in una fase di stallo. “Aspettiamo la proposta delle Regioni”, ha detto all'Adnkronos Salute il ministro della Salute Orazio Schillaci, a margine dell'evento a Roma per i 300 anni dell'antico ospedale San Gallicano, dove Schillaci siede proprio accanto al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
"Un lavoro di confronto possibile anche grazie all’impegno del ministro Schillaci e del sottosegretario Gemmato. Un cammino impegnativo e di visione, nel quale si è fatto il primo passo"
Le commissioni per l'appropriatezza prescrittiva dei distretti sanitari del territorio pontino hanno individuato 722 ricette fuori dai parametri previsti
Secondo la Consulta, si tratta di una misura straordinaria e temporanea giustificata dalla necessità di tutelare il diritto alla salute
A Bertolaso lettera con nodi da risolvere, sennò mobilitazione
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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