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Diabete 2, l'infusione automatica di insulina migliora il controllo

Diabetologia Redazione DottNet | 25/03/2025 13:03

Studio, aumenta la regolazione degli zuccheri a lungo termine

 La somministrazione automatica di insulina (Aid) negli adulti con diabete di tipo 2 riduce significativamente i livelli di emoglobina glicata (HbA1c, un parametro per valutare il controllo glicemico a lungo termine) e migliora il controllo del glucosio rispetto alla terapia insulinica standard con monitoraggio continuo del glucosio. Lo rivela uno studio clinico condotto presso i Jaeb Center for Health Research e pubblicato su The New England Journal of Medicine. La terapia Aid porta a una riduzione media di HbA1c di 0,9 punti percentuali in 13 settimane, mentre il gruppo di controllo ha registrato una riduzione di 0,3 punti percentuali.

I sistemi automatici di somministrazione dell'insulina hanno dimostrato benefici per i pazienti con diabete di tipo 1 (la forma autoimmune della malattia), ma la loro efficacia e sicurezza per quelli con diabete di tipo 2 sono meno consolidate. Un numero sostanziale di pazienti trattati con insulina continua a lottare con il controllo glicemico.

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I ricercatori hanno condotto uno studio multicentrico randomizzato e controllato per valutare l'efficacia e la sicurezza dell'Aid negli adulti che utilizzano iniezioni multiple di insulina al giorno o pompe di insulina. Hanno partecipato 319 pazienti in 21 centri negli Stati Uniti e in Canada. Alcuni pazienti hanno ricevuto il microinfusore di insulina t:slim X2 con tecnologia Control-IQ+ e un sensore Dexcom G6, mentre il gruppo di controllo ha continuato il proprio regime insulinico. I livelli di HbA1c a inizio studio erano in media dell'8,2% nel gruppo Aid e dell'8,1% nel gruppo di controllo. Nel corso di 13 settimane, l'HbA1c è scesa al 7,3% nel gruppo Aid e al 7,7% nel gruppo di controllo. I partecipanti con il dispositivo automatico di infusione restavano in media per 3,4 ore in più al giorno nell'intervallo di glucosio ottimale. I risultati suggeriscono che l'Aid può essere un valido strumento per la gestione del diabete di tipo 2 trattato con insulina, anche tra i pazienti che non hanno precedenti esperienze nell'uso di microinfusori di insulina o di metodi di conteggio dei carboidrati.

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