Canali Minisiti ECM

Farmaci anti-obesità, Aifa pronta a valutarne la rimborsabilità: Nisticò, seguiamo il modello inglese

Aifa Redazione DottNet | 29/04/2025 13:59

Dalla Commissione di valutazione economica dell'Agenzia italiana del farmaco, un'apertura verso il modello britannico per la gestione della malattia

L’Agenzia italiana del farmaco è pronta a valutare la rimborsabilità dei nuovi farmaci contro l’obesità, seguendo il modello britannico. Lo ha annunciato il presidente dell’Aifa Robert Nisticò: «Appena la cura dell'obesità rientrerà tra i livelli essenziali di assistenza, con l'approvazione della legge, l'Aifa attraverso la Commissione scientifica ed economica valuterà l'eventuale rimborsabilità dei nuovi farmaci che stanno arrivando prendendo spunto dai modelli già esistenti. Per questo siamo andati in missione in Inghilterra». Nisticò è appena tornato da Londra, dove insieme a una delegazione dell’Agenzia ha incontrato i vertici dell’Agenzia regolatoria del farmaco inglese e quelli dell’Associazione dell’industria farmaceutica d’Oltremanica. L’obiettivo era studiare un’ampia sperimentazione in corso nel Regno Unito, dove oltre all’erogazione dei farmaci anti-obesità è in atto una raccolta sistematica dei dati sui pazienti trattati, al fine di verificarne efficacia e sicurezza.

«L’Inghilterra anche nel post Brexit è un Paese che rappresenta con la sua forza, la sua grande tradizione e le sue competenze un modello.

Ora che sono usciti dal circuito di Ema, l’Agenzia europea del farmaco, hanno comunque il desiderio di ristabilire delle connessioni più strette. E poi hanno questi esperimenti sociali come quello per l’obesità che sono interessanti e all’avanguardia», ha affermato Nisticò. «L’Inghilterra è più avanti rispetto all’Italia nella gestione di questa patologia complessa: la affrontano con team multidisciplinari che prevedono lo specialista dell’obesità e poi endocrinologi, internisti, psichiatri, psicologi, fisioterapisti. Insomma, un team multidisciplinare, e poi il National Health Service riconosce l’obesità come una patologia prevedendo la rimborsabilità dei farmaci anche se con diversi paletti: in particolare si deve trattare di pazienti obesi abbastanza gravi». «Quello che mi piacerebbe fosse replicato in Italia è la sperimentazione in corso a Manchester sul farmaco anti obesità e cioè il fatto che non viene seguito solo con la classica attività di farmacovigilanza per la segnalazione di eventi avversi, ma si mette in pista una sorta di trial clinico “real life” su migliaia di pazienti con il meccanismo della randomizzazione», ha proseguito Nisticò.

«Ad alcuni dai il farmaco ad altri la cura standard, per provare a capirne il valore dal punto di vista clinico e di impatto sociale oltre che per la sicurezza. Questa modalità dovrebbe essere impiegata per tutti i farmaci che presentano gradi di incertezza magari sugli effetti a lungo termine come questi per l’obesità o come quelli a esempio per l’Alzheimer». «Si tratta di farmaci nuovi e la perdita di peso che determinano non è irreversibile. Questo vuol dire che il paziente potrebbe dover fare altri cicli: ma qual è la loro sicurezza nel lungo periodo? Per questo vanno seguiti nel tempo», ha spiegato. «Il problema non è tanto il prezzo, ma il fatto che colpisca milioni di persone e quindi vanno erogati in base a criteri stringenti e a chi ne ha davvero bisogno. Va però detto che non curare l’obesità porta a conseguenze importanti come il diabete, il rischio cardiovascolare, i tumori. Tutte patologie con un impatto sociale ed economico importante. I prezzi comunque scenderanno e poi i farmaci da iniettabili diventeranno orali e quindi saranno sempre più di largo consumo», ha concluso.

Commenti

I Correlati

Con una sola iniezione bimestrale, ma in Italia uso ancora limitato

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione della Sostenibilità sociale One Health, ha avuto come obiettivo quello di rafforzare il dialogo tra Italia e Regno Unito nel campo della ricerca, dell’innovazione farmaceutica e della salute pubblica

Il farmaco non ha ridotto il numero di giorni necessari per la risoluzione delle lesioni nei pazienti con mpox causata da MPXV di clade I

Il 2025 sarà un altro anno record. Farmaci nuovi anche per vaccini, malattie rare e Alzheimer

Ti potrebbero interessare

Il nuovo sistema messo a punto dall’Agenzia Italiana del Farmaco sarà accessibile alle Regioni a partire dal 1° ottobre

"I ceppi virali sono aggiornati secondo le raccomandazioni dell'Oms"

Si tratta di 4 farmaci orfani per malattie rare e 5 farmaci a base di nuovi principi attivi, oltre a 6 estensioni di indicazioni terapeutiche

Regole semplificate e più attenzione all’autonomia delle ricerche

Ultime News

Più letti