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Idrocefalo normoteso, il falso Alzheimer che minaccia gli over-65: in Italia 115mila casi stimati nel 2024

Neurologia Redazione DottNet | 06/05/2025 16:43

E' una malattia curabile ma poco nota. Possibili fino a 35 miliardi di euro di risparmio in un anno per il Servizio sanitario nazionale

 E' una patologia ancora poco conosciuta e spesso confusa con la demenza senile, l'Alzheimer o il Parkinson. E' l'idrocefalo normoteso, che colpisce in genere gli over-65 e si stima che in Italia i casi 'nascosti' o non riconosciuti varino da 114.900 a 611.400 nel solo 2024. Questi pazienti vengono dunque trattati con farmaci spesso inutili e che finiscono per peggiorare il loro quadro clinico, oltre a comportare inutili costi per il Servizio sanitario nazionale. Riconoscere e trattare questa malattia in modo adeguato permetterebbe infatti un risparmio, in un anno, da 6,7 a 35,8 miliardi di euro. Ad accendere il faro sulla patologia, curabile se riconosciuta, una conferenza stampa alla Camera dei deputati promossa da Marina Marchetto Aliprandi (FdI).

L'Idrocefalo normoteso, spiega Gianpaolo Petrella, neurochirurgo e direttore scientifico dell'Associazione Neuro Vita, "si manifesta con una triade di sintomi: demenza, incontinenza urinaria e difficoltà a deambulare o 'piedi pesanti', che spesso portano appunto alle diagnosi errate di Alzheimer o Parkinson.

Ma, a differenza di queste patologie neurodegenerative, può essere trattato efficacemente se riconosciuto tempestivamente, offrendo ai pazienti la possibilità di recuperare una vita normale. Purtroppo, solo il 20-25% dei casi è però correttamente riconosciuto. E' dunque fondamentale puntare su una maggiore formazione e sensibilizzazione a partire dai medici". La malattia è legata ad un aumento delle cavità dell'encefalo con un accumulo eccessivo di liquor che 'schiaccia' il cervello: attraverso la tac o la risonanza magnetica, in presenza dei sintomi, la si può riconoscere e trattare chirurgicamente posizionando un tubicino nel cranio che regolarizza e drena il liquor in eccesso.

Notevoli i risparmi possibili: "Nell'arco di un decennio, 2024-2033, i casi stimabili in Italia variano da 134mila a 707mila - rileva Roberto Cerchiara, esperto in statistica sanitaria -. Se riconosciuti e curati determinerebbero un risparmio per il Ssn da 93,6 a 464 miliardi di euro". Infatti, sottolineano gli esperti, se il costo annuale per un paziente di Alzheimer o Parkinson è di circa 50-70mila euro, quello legato ad un paziente con idrocefalo normoteso sottoposto alla chirurgia è di circa 13mila euro. Eppure, evidenzia in un messaggio il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, "questa malattia continua ad essere sottodiagnosticata in ambito clinico. Richiede dunque la massima attenzione, per le sue ripercussioni sanitarie e sociali". "Bisogna farla uscire dall'ombra - conclude il questore della Camera, Paolo Trancassini - e a tal fine promuoveremo anche una campagna di sensibilizzazione tra i deputati". Un contributo speciale è giunto, tramite un video, anche dal conduttore televisivo Flavio Insinna, che ha annunciato una serata di beneficenza a Roma il 26 maggio con l'obiettivo di raccogliere fondi a favore dell'Associazione Neuro Vita che si occupa di sostenere la conoscenza e la formazione su questa patologia.

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