Canali Minisiti ECM

Virus sinciziale, solo in quattro Regioni protezione piena ai neonati

Infettivologia Redazione DottNet | 09/05/2025 14:29

Nelle altre, seppur con ampie differenze regionali, l'immunizzazione viene offerta solo ai nati nei mesi in cui è più forte la circolazione del virus

 Mai come oggi sono stati disponibili strumenti di prevenzione contro il virus respiratorio sinciziale, tuttavia in Italia vengono utilizzati a singhiozzo e in maniera difforme tra le Regioni, non offrendo sufficiente protezione né ai neonati, né alle donne in gravidanza né alle fasce più fragili della popolazione. È quanto emerge da un documento pubblicato oggi da Cittadinanzattiva. IIl documento mostra che solo 4 le Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto e Sicilia) offrono l'immunizzazione con l'anticorpo monoclonale preventivo a tutti i nuovi nati, quale che sia il mese di nascita.

Nelle altre, seppur con ampie differenze regionali, l'immunizzazione viene offerta solo ai nati nei mesi in cui è più forte la circolazione del virus (tipicamente quelli invernali). Ciononostante l'immunizzazione "ha avuto un impatto estremamente positivo, riducendo fino al 90% le infezioni da virus respiratorio sinciziale nei bambini nati in stagione", sottolinea il rapporto.
 Criticità anche per l'offerta dalla vaccinazione alle donne in gravidanza, prevista solo in Sicilia e Molise. Per le altre categorie a rischio, adulti fragili e anziani, nella stagione 2024-25 non è stata attivata nessuna offerta estesa di prevenzione. Si contano solo alcune iniziative isolate, come a Genova o a Siracusa. Alcune Regioni, come la Calabria, non hanno potuto attivare campagne dedicate a fragili e anziano perché in piano di rientro.  "Bisognerà intervenire con urgenza per aggiornare il Calendario nazionale di immunizzazione con l'inclusione dell'offerta contro il virus respiratorio sinciziale e prevedere adeguate risorse, considerando i risparmi ottenibili in termini di riduzione dei ricoveri, contenimento delle complicanze e alleggerimento del carico assistenziale", ha affermato la responsabile del coordinamento delle politiche della salute di Cittadinanzattiva Valeria Fava.

Commenti

I Correlati

La sindrome da Long Covid colpisce circa il 24 per cento delle persone che contraggono l’infezione da Covid-19, con sintomi aspecifici come fatica persistente, stanchezza, debolezza mentale e fisica

Toccato il numero record di 16.129.000, "mai raggiunto nelle precedenti stagioni influenzali", superando un altro record, quello dello scorso anno, con circa un milione e mezzo di casi in più

Enrico Di Rosa, Presidente della Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI): “Lavarsi le mani è un gesto semplice, ma capace di salvare vite"

Nel 2024 35mila casi e 23 morti, Italia seconda con 1.057 casi

Ti potrebbero interessare

Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori

Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna

Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine

Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età

Ultime News

Più letti