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Malattie infiammatorie croniche intestinali: al via alla ‘Federico II’ di Napoli l’Academy che forma i giovani gastroenterologi

Gastroenterologia Redazione DottNet | 15/05/2025 18:55

Necessari professionisti ultra-specializzati e team multidisciplinare per garantire una corretta presa in carico e ridurre l’impatto delle patologie sulla qualità di vita dei pazienti

L’Università Federico II ’fa scuola’ nella gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), vale a dire colite ulcerosa e malattia di Crohn: prende il via a Napoli la speciale Academy dedicata alla formazione di giovani gastroenterologi provenienti da tutta Italia che avranno l’opportunità di condividere l’attività assistenziale quotidiana di uno tra i più grandi Centri italiani dedicati alle MICI, con oltre 7.000 pazienti seguiti e all’avanguardia nella gestione multidisciplinare.  

In Italia sono almeno 250.000 i pazienti con colite ulcerosa e malattia di Crohn, patologie caratterizzate da un processo infiammatorio cronico che colpisce uno o più distretti del tubo digerente, manifestandosi con sintomi quali diarrea, rettorragia, dolore addominale, calo di peso.

Se non adeguatamente gestite, queste malattie possono compromettere notevolmente la qualità di vita di chi ne soffre e causare complicanze che richiedono il ricorso alla chirurgia. La complessità delle MICI, spesso associate a manifestazioni extra intestinali, soprattutto a carico delle articolazioni, la loro insorgenza in età giovanile, per lo più tra i 20 e i 30 anni, e l’incidenza crescente in età pediatrica (1 caso su 4) che si correla anche a una maggiore severità di malattia, rendono necessarie un’alta specializzazione nelle competenze e un modello di presa in carico basato su diagnosi precoce, cure personalizzate e approccio multidisciplinare.  

Ed è proprio su questi aspetti che si concentra l’Academy organizzata dalla IBD Unit Gastroenterologia (dall’acronimo inglese IBD, Inflammatory Bowel Diseases) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria "Federico II" di Napoli, Centro di eccellenza e punto di riferimento per il Sud Italia nella diagnosi e trattamento delle malattie croniche dell’intestino.

Giovani specialisti e specializzandi in Gastroenterologia e Medicina interna provenienti da diverse realtà italiane giungeranno nel capoluogo campano per quattro appuntamenti di intensa formazione, che si svolgeranno tra maggio ed ottobre, durante i quali avranno l’opportunità di confrontarsi sulla diagnosi e il monitoraggio delle MICI e di condividere esperienze di casi clinici complessi.

Il primo evento, in programma oggi e domani, anticipa la Giornata Mondiale delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali che si celebra il prossimo 19 maggio. "Aumentare la conoscenza sulle malattie infiammatorie croniche intestinali e condividere la best practice sul percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale di queste patologie è fondamentale per garantire ai pazienti una presa in carico efficace, a partire dalla diagnosi precoce che consente alla terapia medica di controllare l’infiammazione intestinale e di prevenire le complicanze, evitando che evolvano rendendo necessario l’approccio chirurgico", spiega Fabiana Castiglione, Professore Associato di Gastroenterologia, Università degli Studi di Napoli "Federico II" e Direttore U.O.S.D. Terapie avanzate delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, AOU "Federico II". "Il valore aggiunto di un progetto come l’Academy è di offrire ai giovani specialisti una visione a 360° della quotidianità del lavoro di un Centro specialistico che tratta un’elevata casistica di pazienti, anche ad alta complessità, avendo l’opportunità di condividere l’attività ambulatoriale e in reparto, di interfacciarsi con l’ambulatorio di Transizione per il passaggio dalle cure pediatriche a quelle dell’adulto, con il Centro infusionale per le terapie biotecnologiche, con il Centro di Nutrizione clinica per i pazienti che necessitano di supporto nutrizionale, ma anche di assistere all’esecuzione degli esami strumentali come l’ecografia intestinale che riveste un ruolo di primo piano per la corretta diagnosi e il monitoraggio di queste malattie".  

Il progetto formativo si avvale del supporto di Celltrion Healthcare, azienda sudcoreana sostenitrice di un modello virtuoso di diffusione del know-how tecnico-clinico in questo ambito, basato sulla condivisione delle best practice dei Centri di eccellenza italiani nel campo della diagnosi e della cura delle MICI.  

"Il percorso formativo mira non solo ad arricchire il bagaglio di competenze del gastroenterologo, ma soprattutto a valorizzare il rapporto dell’intero team con il paziente – aggiunge Fabiana Castiglione. La gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali richiede una équipe multidisciplinare che affianca al gastroenterologo e all’internista, il radiologo, il chirurgo, il pediatra, l’anatomo-patologo, il dermatologo e il reumatologo – a causa delle manifestazioni extra intestinali come le artriti – e il nutrizionista. Negli anni, questo modello di presa in carico ha consentito di ridurre le liste d’attesa per queste patologie e di contrastare il fenomeno della mobilità sanitaria verso altre Regioni, con un impatto positivo sulla spesa sanitaria e sui pazienti, che hanno la possibilità di essere curati nel territorio di appartenenza con un’elevata qualità assistenziale. L’Academy – conclude – sarà un‘esperienza unica per favorire lo scambio di conoscenze e di esperienze, e l’occasione per rafforzare la collaborazione scientifica con altri Centri in Italia, a beneficio dell’assistenza offerta ai pazienti e, quindi, di una migliore qualità della vita". Per la gestione formativa dell’Academy, la prof.ssa Castiglione è coadiuvata dall’équipe della IBD Unit Gastroenterologia dell’AOU "Federico II" di Napoli composta dai professionisti Alessia Dalila Guarino, Dirigente Medico, Specialista in Gastroenterologia; Olga Maria Nardone, Ricercatore in Gastroenterologia; Antonio Rispo, Professore di Gastroenterologia, Università "Federico II"; Anna Testa, Dirigente Medico, Specialista in Gastroenterologia.

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