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Impatto della telemedicina sui tempi di attesa ambulatoriali: revisione sistematica e analisi quantitativa.

Medicina Generale Redazione DottNet | 20/05/2025 08:54

Una delle sfide principali nel migliorare l'accesso alle cure è la gestione dei lunghi tempi di attesa. La telemedicina emerge come una soluzione promettente, riducendo le disuguaglianze di assistenza nelle aree più isolate e meno sviluppate.

Abstract


A causa dell’aumento della longevità della popolazione, la domanda di servizi sanitari è cresciuta, causando lunghi tempi di attesa e rischi per la salute. Il lavoro del dr Angelo Capodici evidenzia una riduzione dei tempi di attesa grazie alla telemedicina, che, accelerata dalla pandemia, offre un’opportunità per le aree remote con accesso limitato alle cure. Tuttavia, sebbene la qualità della telemedicina sia comparabile a quella delle cure tradizionali, la sua adozione è limitata da fattori economici e gestionali.


L’invecchiamento della popolazione sta determinando un aumento della domanda di servizi sanitari per rispondere alle necessità acute e croniche, mentre le risorse a disposizione, quali personale medico, infrastrutture e apparecchiature diagnostiche, restano limitate, con un conseguente prolungamento dei tempi di attesa. I ritardi nella presa in carico del paziente possono peggiorare le condizioni di salute e aumentare i rischi di malattia, ospedalizzazione e mortalità.

Le nuove tecnologie, come la telemedicina, offrono una serie di opportunità per migliorare l’accesso alle cure. La telemedicina può ridurre i tempi di attesa, permettendo diagnosi e trattamenti a distanza. Diversi studi clinici hanno mostrato che la qualità dei servizi di telemedicina non è inferiore a quella garantita dalle cure tradizionali. La telemedicina offre consulenze sincrone e asincrone e monitoraggio remoto, ma la sua implementazione è ostacolata da vincoli economici e gestionali.

Lo studio di revisione sistematica del dr Capodici e colleghi offre una sintesi quantitativa basata su oltre 200.000 pazienti includendo sia specialità cliniche che chirurgiche; il che rappresenta il principale punto di forza della ricerca. Nonostante alcune limitazioni dello studio, i risultati mostrano chiaramente quanto l’implementazione della telemedicina riduca il tempo di attesa e offra un’opportunità importante per le aree remote, dove l’accesso alle cure è limitato a causa della localizzazione geografica e dei fattori economici. L’adozione della telemedicina, quindi, può risolvere in parte queste problematiche, rendendo più facile e immediato l’accesso alle prestazioni sanitarie e attenuando il rischio di morbilità, ospedalizzazione e mortalità. Ciò è particolarmente utile nella gestione sia delle malattie croniche che delle condizioni acute, poichè un intervento tempestivo può prevenire complicazioni più gravi.

In altre parole, la review dimostra che la telemedicina rappresenta un cambiamento significativo nell’erogazione dell’assistenza sanitaria. Ed è stato proprio durante la pandemia di COVID-19 che il ricorso alla telemedicina ha accelerato lo sviluppo e l’adozione delle tecnologie correlate.

Tuttavia, nonostante le promettenti prospettive offerte dalla telemedicina, un’eccessiva domanda di visite potrebbe superare la capacità del sistema sanitario, causando un allungamento dei tempi di attesa. In altre parole, se non gestita con attenzione, la diffusione della telemedicina rischia paradossalmente di aumentare le richieste in sospeso nel sistema sanitario. Inoltre, è importante sottolineare che gli studi selezionati hanno esaminato i cambiamenti nei tempi di attesa delle visite a seguito dell’adozione della telemedicina ma non hanno esplorato i reali motivi che spiegano perché effettivamente i tempi di attesa si riducono. Le ipotesi più plausibili sono: un uso più efficiente del tempo da parte del personale sanitario, l’eliminazione degli spostamenti geografici, il miglioramento dei fattori organizzativi.

In conclusione, questo lavoro fornisce prove della riduzione dei tempi di attesa ambulatoriali grazie all’adozione della telemedicina, con lievi differenze tra specialità chirurgiche e cliniche. Nonostante le sfide da affrontare, la telemedicina ha il potenziale per migliorare l’accesso alle cure, riducendo inefficienze e superando vincoli logistici. Tuttavia, per comprenderne meglio l’efficacia, saranno necessarie ulteriori ricerche con report standardizzati e focus sulle specialità sanitarie e gli aspetti etici della telemedicina.


Referenze: Capodici A, Noci F, Nuti S, Emdin M, Dalmiani S, Passino C, Hernandez-Boussard T, Giannoni A. Reducing outpatient wait times through telemedicine: a systematic review and quantitative analysis. BMJ Open. 2025 Jan 30;15(1):e088153. doi: 10.1136/bmjopen-2024-088153.

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