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Medici di famiglia, come migliorare l'acceso alla cura e all'assistenza degli anziani. Il vademecum

Medicina Generale Redazione DottNet | 26/05/2025 16:21

Il Progetto Radar, sviluppato dai medici di famiglia, favorisce una piena comprensione dei rischi dell’anziano e aiuta a definire appropriate misure di prevenzione, assistenza e cura

La popolazione è sempre più anziana, ma non necessariamente più sana. C’è sempre più bisogno di maggiori cure. In Italia vi sono oltre 15 milioni di over 65, di cui la metà ha superato i 75 anni. Per questo la Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) ha lanciato nuove iniziative per migliorare l'assistenza agli anziani, in particolare di quelli che vivono in aree remote e difficilmente accessibili. La formazione dei nuovi Medici di Medicina Generale e una nuova presa in carico del paziente anziano rappresentano i cardini di questo nuovo approccio, che si concretizza in diverse iniziative come il progetto "Radar", che mira a implementare le Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale (VMD) nei processi decisionali dei medici di famiglia.

Questo approccio olistico consente di sviluppare piani di cura personalizzati, migliorando la qualità dell'assistenza e riducendo le ospedalizzazioni non necessarie.

A questo tema è stata dedicata una delle sessioni del 20° Congresso regionale SIMG Sicilia, intitolato "La Medicina Generale tra innovazione tecnologica, umanizzazione, rapporto di fiducia e prossimità", che si è recentemente tenuto a Siracusa, con la presidenza di Alessandro Rossi e Riccardo Scoglio, con Giovanni Merlino Responsabile Scientifico.

L’INVECCHIAMENTO IN SICILIA: A ENNA E MESSINA I VALORI PIÙ ELEVATI – Come si evince dai dati del 2023 dell’Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro della Regione Sicilia, il processo di invecchiamento investe tutte le province, particolarmente quelle centro-settentrionali dell’isola: nella provincia di Enna,è stato rilevato il valore più alto dell’indice di vecchiaia che raggiunge quota 203,5%; mentre in provincia di Messina si attesta a 201,8%. Questo vuol dire che a Enna, per ogni 100 giovani con meno di 15 anni ci sono circa 204 persone con 65 anni o più e a Messina circa 202. Da oltre un decennio in Sicilia si registra un tasso di natalità in costante decremento anche se leggermente inferiore alla media nazionale: nel 2022 il tasso di natalità si attesta a 7,7 per mille abitanti contro la media nazionale di 6,8 nati ogni mille abitanti,con gli individui con 65 anni e più, intorno al 22,6% dell’intera popolazione regionale.

L’IMPATTO DELLA FRAGILITÀ NELL’ANZIANO – L’invecchiamento non rappresenta un dato esaustivo per analizzare i pazienti da parte della Medicina Generale. Per una piena comprensione dei rischi e per definire appropriate misure di prevenzione, assistenza e cura, infatti, oltre all’aspetto anagrafico e alla presenza di eventuali patologie, il Medico di Medicina Generale deve identificare lo stato di disabilità determinato dalla fragilità. Si parla quindi di "medicina della complessità", che presta attenzione ai bisogni "globali" della persona, prendendo in considerazione aspetti clinici, psicologici e sociali per la definizione di percorsi diagnostici e terapeutici su misura, con l’obiettivo di migliorare le prognosi e limitare ospedalizzazioni e ricoveri nelle RSA.

"Il compito del Medico di Medicina Generale è quello di stratificare la popolazione anziana per valutarne la fragilità – sottolinea Riccardo Scoglio, Segretario SIMG Sicilia e Presidente del congresso – Per questo dobbiamo essere dotati di tempo, strumenti e competenze. La SIMG si spende molto per supportare queste esigenze, ottimizzando questi percorsi di conoscenza e di stratificazione delle popolazioni. Questo ha prodotto una serie di strumenti messi a disposizione dei medici di famiglia per permettere loro di affrontare nuove sfide come l’invecchiamento della popolazione. Questi strumenti acquisiscono particolare rilievo in una regione come la Sicilia, che presenta caratteristiche geografiche uniche, come le varie isole che la circondano, con la necessità di garantire ai residenti un accesso equo ai servizi di medicina generale, superando le difficoltà legate ai trasporti e alla logistica".

LA VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE PER UN APPROCCIO OLISTICO – In questo scenario, uno strumento di grande impatto è la Valutazione Multidimensionale, che permette di comprendere con rapidità ed efficienza il reale stato di rischio di un paziente anziano affetto da una patologia cronica. "È fondamentale gestire le cronicità, prevenendo le riacutizzazioni delle patologie e monitorando i pazienti nel tempo – spiega Giovanni Merlino, Responsabile Scientifico del congresso – Tuttavia, la patologia non rivela la reale condizione. Bisogna capire le condizioni familiari, l’alimentazione, l’attività fisica, ogni elemento socioculturale. Tutti questi aspetti determinano il concetto di fragilità, che va oltre le patologie e ci porta a farci carico di una valutazione complessiva dei reali bisogni di salute della persona".

IL PROGETTO RADAR – Le Linee Guida per la Valutazione Multidimensionale, promosse dalla SIMG insieme alla Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio, con il supporto metodologico dell’Istituto Superiore di Sanità e con il contributo di 25 società scientifiche hanno aperto nuovi scenari, stimolando anche nuovi progetti della SIMG secondo un approccio già avviato.

"La SIMG ha rinnovato il proprio impegno attraverso un approccio aggiornato con il Progetto Radar: comorbidità, fragilità, valutazione multidimensionale, piano individuale di cura, che definisce un percorso formativo nelle cure primarie per identificare i pazienti fragili, stratificando la popolazione secondo i diversi gradi di fragilità, pianificando e personalizzando le cure in ragione dei domini evidenziati carenti dalla Valutazione Multidimensionale – evidenzia Pierangelo Lora Aprile, Segretario Scientifico SIMG– Il progetto ha obiettivi ambiziosi: proporre alle Regioni una governance del processo di cura delle persone fragili, identificando criteri, indicatori e standard per il monitoraggio del percorso di presa in carico. Questo Progetto si concretizza con un percorso formativo per Medici di Medicina Generale particolarmente motivati ad acquisire "nuove competenze" nell’ambito di quella che abbiamo chiamato "Medicina della Complessità", attraverso la Certificazione da parte degli organismi ministeriali competenti. SIMG ha già formato ad oggi 40 MMG Esperti in Medicina della Complessità offrendo l’opportunità di continuare questi percorsi formativi a livello regionale in modo da avere almeno un medico di famiglia esperto ogni 100mila abitanti".

LA SINERGIA IN FAVORE DEL PAZIENTE ANZIANO – Il nuovo approccio al paziente anziano rappresenta il frutto di una sinergia tra diversi attori. Al fianco dei clinici, Viatris in Italia, parte del gruppo Viatris, realtà globale che opera nell’ambito della salute, è impegnata a offrire accesso su ampia scala, mettendo a disposizione farmaci di alta qualità a circa un miliardo di pazienti in tutto il mondo, indipendentemente dal luogo o dal contesto di riferimento.

"Viatris Italia, in linea con la propria mission di consentire alle persone nel mondo di vivere una vita più sana in ogni sua fase, è da sempre vicina ai Medici di Medicina Generale e la scelta di sostenere il Progetto Radar e la diffusione delle Linee Guida rappresenta un elemento concreto di questo nostro impegno – commenta Matteo Surace, Medical Lead di Viatris in Italia - Siamo fermamente convinti che tutti abbiano uguali opportunità di accedere alle cure di cui hanno bisogno, soprattutto i pazienti anziani, la parte più fragile e indifesa della nostra popolazione. Ma obiettivi ambiziosi come questo non si possono raggiungere da soli: solo collaborando con partner di valore e lavorando fianco a fianco, possiamo costruire un percorso inclusivo, in cui nessuno venga lasciato indietro".

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