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Iss, 60 casi di Dengue in Italia in 5 mesi e tutti importati

Infettivologia Redazione DottNet | 05/06/2025 18:53

Mesi caldi quelli più a rischio. Evitare punture zanzare

Dal 1 gennaio al 31 maggio 2025 al sistema di sorveglianza nazionale coordinato dall'Iss risultano 60 casi confermati di Dengue: sono tutti associati a viaggi all'estero, età mediana di 41 anni, 53% di sesso maschile e nessun decesso correlato. Sono invece 13 i casi confermati di Chikungunya (tutti associati a viaggi all'estero, età mediana 50 anni, 54% di sesso maschile, nessun decesso), 4 i casi di Zika virus (tutti importati, nessun decesso), 5 quelli di Tbe-meningoencefalite da zecche (tutti autoctoni, nessun decesso) e 1 caso di Toscana virus (nessun decesso).

 Lo rileva il primo aggiornamento stagionale della dashboard sulle arbovirosi pubblicato oggi. La stagione estiva e calda è infatti generalmente quella più a rischio per le arbovirosi - malattie causate da virus trasmessi da zanzare e zecche, come Dengue, Chikungunya e West Nile - a causa della maggiore attività dei vettori, come le zanzare.

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  Per il momento, spiega l'Iss, il principale strumento preventivo contro la diffusione delle arbovirosi è la riduzione dell'esposizione ai vettori durante il periodo favorevole alla trasmissione. Per quanto riguarda le zanzare è consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che possano riprodursi facilmente usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all'aperto, soprattutto all'alba e al tramonto; usando delle zanzariere alle finestre e soggiornando in ambienti climatizzati; svuotando di frequente i contenitori con acqua stagnante (per esempio, secchi, vasi per fiori e sottovasi) e coprendo quelli inamovibili; cambiando spesso l'acqua nelle ciotole per gli animali e svuotando le piscinette per i bambini quando non sono usate.

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