Pneumologi, aumento mortalità per malattie respiratorie del 10%
Non solo di giorno. Gli effetti negativi sulla salute delle ondate di calore si protraggono anche di notte e, anche se l'asticella del termometro non raggiunge i picchi diurni, possono essere altrettanto gravi. Bastano infatti temperature notturne sopra i 25 gradi perché, soprattutto le persone con problemi polmonari, vadano in sofferenza con conseguenze potenzialmente fatali. È il messaggio che arriva dal "Meeting Respiratory Diseases in 2025", tenutosi a Bari e co-organizzato dalla Fondazione Menarini, in collaborazione con l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" e l'Università di Foggia.
Esami su lesioni molto piccole per diagnosi precoce tumori
Geriatri, "più screening e dispositivi monitor indossabili"
Chi continua a fumare mentre si sottopone a radioterapia riduce l’efficacia delle cure, perché aumenta il rischio di complicanze e peggiora la prognosi
La comunicazione alterata tra cellule del cervello chiave nella progressione della malattia
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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