Nell’assemblea privata, al momento istituzionale della votazione degli organi, segue la presentazione del lavoro dei gruppi che su alcuni temi è decisamente interessante. Tuttavia, è l’assemblea pubblica (del 3 luglio) il momento di grande visibilità.
Insieme al padrone di casa, Marcello Cattani, Presidente Farmindustria, e alla preziosa moderazione di Antonio Polito, Editorialista Corriere della Sera hanno partecipato all'assemble:
Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri (videomessaggio)
Antonio Tajani, Ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale
Marcello Gemmato, Sottosegretario di Stato Ministero della Salute
Raffaele Fitto, Vice Presidente Esecutivo per la Coesione e le riforme
Commissione Europea (videomessaggio)
Antonio Gozzi, Special Advisor del Presidente di Confindustria per l’Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività
Fausta Bergamotto, Sottosegretario di Stato Ministero delle Imprese e del Made in Italy
Anna Maria Bernini, Ministro dell'Università e della Ricerca
Luca Ciriani, Ministro per i rapporti con il Parlamento
Infine a concludere Orazio Schillaci, Ministro della Salute.
Per scaricare il Programma dell'evento che si è tenuto il 3 luglio Clicca qui .
Il presidente Cattani ha avuto modo, nei suoi interventi, di sottolineare i punti chiave della posizione e della visione di Farmindustria:
- l’industria farmaceutica si conferma un motore della Nazione con una crescita continua di produzione di valore, incremento di fatturato, aumento del numero di addetti e soprattutto di sviluppo continuo dell’export;
- la farmaceutica contribuisce in modo significativo al PIL e alla bilancia commerciale dell’Italia;
- è un settore strategico, chiave per la sicurezza Nazionale ed Europea;
- pur avendo avuto da questo Governo segni di grande interesse restano sul tavolo temi irrisolti quali il payback e il costo delle materie prime che impattano sui costi di produzione dei farmaci che hanno un prezzo bloccato da anni;
- il sostegno alla R&S in Italia è prezioso, ma l’atteggiamento dell’Europa, con l'ipotesi, in discussione al Parlamento Europeo, di riduzione della durata dei brevetti sarebbe una causa di riduzione degli investimenti in questo settore;
- la farmaceutica richiede, proprio per sua natura, stabilità e visione strategica, e i governi e le istituzioni devono definire politiche di medio-lungo termine;
- altre normative europee in discussione, come quelle sulle acque reflue, ad esempio, sembrano volutamente penalizzare l’industria farmaceutica in una politica visione miope e ideologicizzata;
- la salute dei cittadini passa attraverso la salute del nostro SSN e della farmaceutica, e le industrie hanno un ruolo essenziale proprio per il modello del nostro welfare;
- la competizione globale, che vede la Cina prima in R&S e esportazione verso l’Italia, può essere vinta solo come squadra in Europa.
Provo a sintetizzare gli altri interventi, ma ciò che è stato il filo rosso degli interventi dei politici intervenuti è il riconoscimento del valore e dell’importanza che il Governo riconosce al settore industriale farmaceutico. Gli impegni per il presente e il futuro sono stati di essere vicini alle esigenze delle imprese e degli imprenditori in Italia per favorire, facilitare lo sviluppo, l’export, la ricerca.
L'industria farmaceutica è un pilastro fondamentale per l'Italia, con impatti diretti sulla salute dei cittadini e sulla crescita economica.
Salute e Longevità
- L'Italia è il secondo paese al mondo per longevità, dopo il Giappone.
- L'industria ha contribuito a un "-22% di mortalità negli ultimi 25 anni" e "-37% per le malattie croniche";
- "+ 1 milione di persone che sopravvivono dopo una diagnosi di tumore negli ultimi 10 anni";
- "272 mila persone guarite grazie ai farmaci innovativi contro l’epatite C";
- Attualmente "200 farmaci autorizzati contro le malattie rare (erano 7 nel 2007)";
- I farmaci innovativi consentono di "trattare patologie che fino a pochi anni fa avevano effetti infausti", come malattie oncologiche, malattie rare e neurodegenerative;
- I vaccini hanno "salvato 6 vite al minuto" tra il 1975 e il 2025.
Performance Economica (Dati 2024)
- Produzione: "56 miliardi € valore della produzione nel 2024”;
- Export: "54 miliardi € nel 2024 (+9,5% vs 2023)".;
- Ranking: L'Italia è "4° al mondo grazie alla farmaceutica" per export;
- Surplus Commerciale: "21 miliardi € surplus con l’estero nel 2024", rendendolo il "1° settore "made in Italy'";
- Valore Aggiunto: "+18% tra 2022 e 2024 (+1,4% PIL), dato più elevato tra i settori dell’industria";
- Contributo al PIL: Il settore rappresenta il "2% del PIL con l'indotto";
- Competitività e Produttività: "1° posto" nell'indice di competitività 2024 (+31% vs media industriale) e "+23% di produttività 2022-2024 vs +5% media industriale".
Occupazione e Investimenti
- Occupazione di Qualità: "71.000 addetti", con il "90% laureati o diplomati" e "45% donne (29% media industria), spesso con ruoli apicali";
- Occupati: "+8% occupazione ultimi 5 anni (+4% media nazionale)". Considerando l'indotto e altri settori della filiera, si arriva a "300 mila occupati";
- Investimenti in R&S e Produzione: "4 miliardi € investimenti nel 2024 in Italia: 1,7 miliardi € in impianti ad alta tecnologia e 2,3 miliardi € in R&S". Di questi, "800 milioni € in ricerca clinica realizzata negli ospedali", con benefici per l'accesso a nuove cure e risparmi per il SSN;
- "+33% domande brevetto negli ultimi 5 anni (+18% media big Ue)";
- L'industria farmaceutica è "1° in Italia per Open Innovation".
Contesto Geopolitico e Sicurezza Strategica
- La dipendenza da Cina e India per "l'80% dei principi attivi e degli eccipienti" è una criticità strategica che rende l'Europa vulnerabile in caso di crisi diplomatiche o interruzioni delle catene di approvvigionamento;
- È essenziale "riportare in Italia la produzione dei principi attivi essenziali per i farmaci salvavita, anche se questo comporta l'investimento di denaro pubblico";
- "L’innovazione hi-tech è campo di battaglia fra potenze".
Competitività dell'Europa nell'Innovazione
- L'Europa è in ritardo rispetto a USA e Cina nello sviluppo di nuovi farmaci e nell'avvio di studi clinici. Tra il 2022 e il 2024, gli USA hanno scoperto 77 nuovi farmaci, la Cina 69, mentre l'Europa solo 52;
- Negli USA, l'80% dei nuovi farmaci/vaccini riceve un accesso anticipato, con un accesso ai farmaci più veloce di "13 mesi UE vs USA";
- Il numero di brevetti farmaceutici in Europa è in calo, mentre cresce in USA e Cina.
- "L’Europa deve tornare a crescere per contare nel mondo";
- Si teme che "100 Mld $ di investimenti" farmaceutici siano "a rischio" in Europa a causa di "eccesso di regolamentazione e barriere nell’Ue che equivalgono a un dazio del 45%".
Criticità Normative Europee
- La proposta di "legislazione farmaceutica Ue" prevede una "riduzione proprietà intellettuale", penalizzando la competitività; Sebbene l'Italia abbia ottenuto miglioramenti nel testo attuale, è necessario continuare a monitorare l'implementazione;
- La "Direttiva Acque reflue urbane" potrebbe comportare "costi per imprese, rischi per produzioni e carenze";
- Il "Critical Medicines Act" è criticato per "l'assenza della componente industriale";
- Gli "incentivi investimenti" sono giudicati "inefficaci" e manca una "visione del futuro scientifico-tecnologico" e una "visione strategica industriale" nella "Life Sciences Strategy Ue";
- L'industria farmaceutica è "vitale per la competitività dell’Europa";
- L'Europa deve agire con una "strategia chiara e condivisa" che valorizzi l'innovazione, tuteli la proprietà intellettuale e rafforzi la competitività;
- La cooperazione tra istituzioni europee, governi nazionali e industria è "necessaria e strategica" per affrontare le sfide della transizione digitale, l'uso dei dati, l'IA, la formazione e la competitività;
- "L'Europa non sta toccando palla da nessuna parte", a causa di "cattiva politica" e piccoli paesi che bloccano la Commissione;
- Si esorta l'Europa a "costruire un quadro normativo moderno e capace di sostenere gli investimenti, di garantire la sicurezza delle catene del valore e favorire l'accesso alle cure".
Criticità e Riforme Nazionali
- Payback: Il "Payback", meccanismo introdotto quasi 20 anni fa, "non regge più" e necessita di revisione. Genera criticità significative per le aziende. E’ un freno all’industria;
- È stato avviato un "cambio di passo" per mitigarne l'impatto, con lo spostamento di 260 milioni € (0,2% del silos della diretta) e ulteriori 300 milioni € (innovatività condizionata a innovatività pura) dalla diretta;
- L'autorizzazione di AIFA per lo spostamento delle gliflozine dalla diretta alla convenzionata libererà ulteriori 350 milioni €, riducendo l'effetto del payback;
- Impegno per "un abbattimento dell'1,83%" del payback sulla convenzionata (circa 50 milioni € per il 2026-2027) con l'obiettivo di "azzerarla" negli anni;
- Per il payback sulla diretta, si istituirà un "tavolo di concertazione" con i ministeri competenti per ridurre la contribuzione senza impattare negativamente i bilanci regionali;
- Il governo ha già praticamente "azzerato il payback dei dispositivi medici";
- Burocrazia e Normativa: È necessario "semplificare e razionalizzare la legislazione farmaceutica" italiana, unificando le numerose norme stratificate. Si sta lavorando a un "testo unico sulla legislazione farmaceutica" con una delega al governo.
- Disomogeneità Regionali: Esistono "differenze di accesso regionale ai farmaci innovativi" che devono essere superate per garantire "pari opportunità di cura" a tutti i cittadini;
- Prevenzione e Immunizzazione: Necessità di potenziare la prevenzione e l'immunizzazione, non solo in termini di budget ma anche culturali;
- Ricerca Clinica: Rilanciare la ricerca clinica, dove l'Italia "gioca già un ruolo di primo piano", ma può raggiungere "nuovi traguardi". (Meloni) È stato ricostituito il "tavolo tecnico sulla ricerca clinica" per armonizzare e semplificare la normativa.
Strategie e Proposte per il Futuro
- Politica Industriale Nazionale: L'Italia "deve tornare ad avere una politica industriale, puntando su quei settori nei quali può contare su un vantaggio competitivo" come la farmaceutica;
- Innovazione e Ricerca: Investire nelle "scienze della vita, nello sviluppo tecnologico, nella ricerca scientifica";
- Sfruttare le potenzialità dell'Intelligenza Artificiale e delle tecnologie avanzate nella ricerca;
- Sostenere la ricerca e sviluppo di nuovi antibiotici, data la leadership italiana nella produzione e l'elevata prevalenza di infezioni da germi multiresistenti;
- Il progetto "Health Big Data" e l'ecosistema dei dati sanitari (operativo entro il 2026) sono fondamentali per migliorare diagnosi, terapia, ricerca e pianificazione sanitaria.
Governance e Accesso alle Cure
- Necessità di "nuovi strumenti per la governance", come un sistema di valutazione HTA (Health Technology Assessment) che restituisca il reale impatto terapeutico;
- Un sistema efficiente di raccolta e gestione dei dati è cruciale per decisioni informate e corretta allocazione delle risorse.
- Rivedere i meccanismi di rimodulazione delle risorse per terapie avanzate con effetti a lungo termine;
- Continuare il lavoro di riforma, semplificazione e riduzione delle procedure regolatorie per favorire l'accessibilità dei farmaci e valorizzare gli investimenti in R&S;
- L'AIFA è stata riformata per essere più snella ed efficiente, con una riduzione del "46% delle tempistiche dei procedimenti di prezzo e rimborsabilità".
La disciplina dei farmaci innovativi è stata riformata per garantire una "cornice stabile per l'accesso e il finanziamento", dando "certezza agli operatori e speranza ai pazienti".
Per scaricare la relazione dell'assemblea 2025 Clicca qui.
Proverei a sintetizzare gli altri interventi, ma ciò che è stato il filo rosso degli interventi dei politici intervenuti è il riconoscimento del valore e dell’importanza che il Governo riconosce al settore industriale farmaceutico. Gli impegni per il presente e il futuro sono stati quelli di essere vicini alle esigenze delle imprese e degli imprenditori in Italia per favorire, facilitare lo sviluppo, l’export, la ricerca.
L’assemblea Farmindustria è un momento topico in cui si dibatte, su campo aperto, con politici ed istituzioni del futuro delle imprese in Italia, anche per sottolineare, ancora una volta, il ruolo centrale che la farmaceutica ha nel nostro tessuto industriale e anche sociale.
Sono onorato, nel mio piccolo, di partecipare come associato, di essere alfiere del valore del settore a cui appartengo.
Assemblea Farmindustria 2025 – Farmindustria
Per scaricare il Leaflet dell'assemblea 2025 Clicca qui.
Salvatore Ruggiero,
CEO Merqurio e Autore di:
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