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Ecdc, 248 morti da Haemophilus influenzae in Europa nel 2023

Infettivologia Redazione DottNet | 18/08/2025 17:46

Causa meningiti; 5.234 contagi nel continente, 315 in Italia

Nel 2023 in Europa si sono verificati 5.234 casi confermati di malattia invasiva da Haemophilus influenzae, infezioni batterica che, tra i vari sviluppi, può avere la meningite. Sono stati 248 i decessi, 11 dei quali in bambini con meno di 4 anni. È quanto emerge dall'ultimo rapporto epidemiologico dello European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc).  "L'Haemophilus influenzae è un batterio invasivo che può causare gravi infezioni", si legge nel rapporto. "In particolare il tipo B, causa infezioni gravi come meningite, polmonite, setticemia ed epiglottite, soprattutto nei bambini piccoli".    L'introduzione della vaccinazione contro l'Haemophilus di tipo B negli anni Ottanta del secolo scorso ha consentito di ridurre drasticamente le infezioni e quasi eradicare le meningiti dovute a questo agente nei bambini in molti paesi.

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   Il rapporto mostra che, dopo il crollo dei casi dovuto alla pandemia, già nel 2022 le infezioni da Haemophilus influenzae hanno ripreso a crescere. Erano 1.693 nel 2021; sono saliti a 3.983 nel 2022 per arrivare a 5.234 nel 2023.    Molto frequenti le complicanze. Dei 2.595 casi di cui si conosca la manifestazione clinica della patologia, il rapporto riferisce che il 25% ha sofferto di polmonite; il 23% di setticemia; il 13% di meningite.   Quasi un terzo dei casi registrati in Europa (1.465) si è verificato in Germania; forte la circolazione del batterio anche in Francia 883 e Spagna 678. L'Italia ha contato 315 casi, un numero quasi doppio rispetto ai livelli pre-pandemia (185 nel 2019).

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