Dal 12 al 14 settembre il XII Congresso Nazionale FIME Federazione Italiana Medici Estetici, in programma a Napoli, mette al centro sicurezza, qualità clinica e innovazione
Dalle cicatrici post-lesione ai filler sulla fronte, passando per gli usi off label del botulino, la biorigenerazione cutanea e le sinergie tra filler e laser: sono questi i temi al centro del dibattito che negli ultimi mesi hanno animato la comunità scientifica e che troveranno spazio di approfondimento al XII Congresso Nazionale FIME, in programma a Napoli dal 12 al 14 settembre 2025. La Federazione Italiana Medici Estetici (FIME) ha scelto di mettere al centro dell’appuntamento 2025 la sicurezza e la qualità clinica dei trattamenti, in un momento storico in cui la domanda cresce ma aumentano anche i rischi di banalizzazione e abuso. Dal trattamento delle cicatrici alle tecniche di biorigenerazione dermica, fino all’uso combinato di filler e tecnologie, il congresso vuole fornire ai medici strumenti concreti e aggiornati per affrontare con consapevolezza le sfide della pratica quotidiana.
Il congresso sarà inaugurato venerdì 12 settembre, alle ore 14.30, con una tavola rotonda dedicata al tema della sicurezza, aperta non solo ai medici ma anche ai cittadini. A guidare i lavori sarà il prof. Raffaele Rauso (nella foto), presidente del Congresso, insieme al prof. Nicola Zerbinati, presidente FIME, e alla dott.ssa Patrizia Sacchi, vicepresidente FIME. Tra i relatori figurano alcune delle voci più autorevoli della medicina estetica: Emanuele Bartoletti, presidente SIME (Società Italiana di Medicina Estetica); Roberto Monaco, presidente COGEAPS (Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie); Andrea Servili, presidente TME (Tutela Medici Estetici); Andrzej Ignaciuk, già presidente della UIME (International Union of Aesthetic Medicine).
Il Congresso affronterà i temi più discussi del momento: dalle complicanze legate a filler e botulino agli usi off label del botulino per aree come massetere, platisma e periorale; dai trattamenti combinati per le cicatrici post-lesione alle tecniche di biorigenerazione con filler leggeri e stimolazione dermica; fino alle sinergie tra filler e laser e all’uso dei filler sulla fronte, che richiede la massima precisione tecnica. Spazio sarà dato anche al ruolo dell’intelligenza artificiale, che si affaccia come nuovo strumento di supporto al medico estetico nella pianificazione dei trattamenti. "La medicina estetica sta cambiando volto: da un lato cresce la richiesta di trattamenti sempre più rapidi e accessibili, dall’altro aumenta il rischio di semplificare e banalizzare procedure che restano atti medici complessi - afferma il presidente del Congresso, prof. Raffaele Rauso -. Il congresso di Napoli vuole riportare il dibattito su basi scientifiche, mostrando come la sicurezza e la personalizzazione non siano un optional, ma la vera garanzia di risultati naturali. L’obiettivo è restituire credibilità a una disciplina che deve essere prima di tutto medicina."
"La missione della FIME è garantire una medicina estetica sicura e qualificata, basata su formazione continua e aggiornamento scientifico – sottolinea il presidente FIME, Nicola Zerbinati –. Il congresso di Napoli rappresenta un’occasione preziosa per fare chiarezza e promuovere una cultura della responsabilità". Un concetto ribadito anche dalla vicepresidente Patrizia Sacchi: "La medicina estetica deve tornare al suo significato originario: valorizzare l’individuo, non rincorrere standard omologati. È fondamentale trasmettere ai giovani colleghi e ai pazienti l’importanza di un approccio personalizzato e consapevole". Accanto alla sicurezza, spazio sarà dato al confronto scientifico internazionale, con la partecipazione di specialisti provenienti da diversi Paesi. Tavole rotonde, sessioni live e workshop offriranno un aggiornamento a 360 gradi sui trattamenti di nuova generazione, con un’attenzione particolare all’integrazione tra filler, neuromodulatori, tecnologie laser e approcci sistemici.
Schillaci: “Presto campagne di informazione sui social, nelle farmacie e studi medici per aiutare i cittadini a scegliere consapevolmente e in piena sicurezza le strutture e i professionisti”
Non è il caldo a rendere peggiori le cicatrici, ma il sole. Con i giusti protocolli e la protezione adeguata, è possibile intervenire anche nei mesi estivi senza compromettere il risultato estetico
Lo dimostra uno studio italiano, pubblicato sulla rivista americana Plastic and reconstructive surgery journal, sull'intervento per correggere la diastasi dei muscoli retti addominali
Il presidente Aiteb Salti e la nuova moda ispirata alla first lady Melania Trump: “Trattamenti ben eseguiti migliorano senza stravolgere. Il rischio è l’effetto maschera, non il botulino in sé”
Continuano a crescere i pazienti di medicina estetica, con filler e tossina botulinica protagonisti. Se ne parla al congresso FIME - Federazione Italiana Medici Estetici che si terrà a Napoli dal 13 al 15 settembre
Una ricerca effettuata nel Regno Unito dimostra che il clima e l'esposizione al sole possono influenzare il dosaggio necessario per ottenere risultati ottimali
“Interventi non chirurgici quasi il doppio di quelli chirurgici, premiati per efficacia e sicurezza”. Al secondo posto le iniezioni di acido ialuronico
La testimonianza del medico ucraino al congresso FIME - Federazione italiana medici estetici, che si terrà a Napoli dal 13 al 15 settembre 2024
Commenti