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Al via il progetto FAST Heroes, l’iniziativa rivolta alle scuole primarie che insegna ai più piccoli come riconoscere i sintomi dell’ictus

Neurologia Redazione DottNet | 15/09/2025 13:21

Si tratta di educare i bambini dai 5 ai 9 anni affinché siano in grado di riconoscere i sintomi dell’ictus nei loro nonni o familiari adulti e agiscano tempestivamente. Un apprendimento che passa dal gioco ma che ha un potenziale salvavita reale

Con l’inizio del nuovo anno scolastico 2025/2026, A.L.I.Ce. Italia Odv (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) è lieta di annunciare la ripresa del progetto FAST Heroes, l’iniziativa internazionale gratuita rivolta alle scuole primarie che insegna ai più piccoli – e, attraverso di loro, alle famiglie – come riconoscere tempestivamente i sintomi dell’ictus cerebrale.

Ogni anno, nel nostro Paese, tra le 100.000 e le 120.000 persone vengono colpite da ictus cerebrale e, di queste, oltre 1 su 3 muore o rimane con gravi disabilità.

Eppure, se riconosciuto subito, l’ictus può essere trattato con successo. È fondamentale quindi che i segnali vengano identificati rapidamente e si attivino immediatamente i soccorsi. Proprio per questo motivo, A.L.I.Ce. Italia Odv è impegnata da anni in campagne di sensibilizzazione su quanto siano importanti la prevenzione e il riconoscimento precoce dell’ictus, e tra queste, FAST Heroes è una delle iniziative di punta che ha già coinvolto quasi 1 milione di bambini in oltre 30 Paesi.

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In Italia, centinaia di scuole e più di 7.000 bambini hanno già aderito a questa iniziativa didattica nel corso del precedente anno scolastico con risultati eccellenti. Ora, con la riapertura delle classi, FAST Heroes si prepara a raggiungere ancora più famiglie, portando educazione sanitaria dove serve di più: nelle case.

Il progetto FAST Heroes, ideato dall’Università di Macedonia, sviluppato a livello internazionale in collaborazione con Angels Initiative (che porta avanti un progetto di miglioramento della qualità di cura negli Ospedali) e sostenuto dalla World Stroke Organization (Organizzazione Mondiale dell’Ictus), si basa su un’idea semplice ma al tempo stesso molto potente: educare i bambini dai 5 ai 9 anni affinché siano in grado di riconoscere i sintomi dell’ictus nei loro nonni o familiari adulti e agiscano tempestivamente. Un apprendimento che passa dal gioco ma che ha un potenziale salvavita reale: grazie ai bambini "eroi" formati con FAST Heroes, in tutta Europa sono già stati documentati numerosi casi in cui un ictus è stato riconosciuto in tempo e i soccorsi sono stati attivati con prontezza. 

"FAST Heroes sta avendo un impatto straordinario: i bambini, infatti, diventano piccoli eroi della salute – dichiara Andrea Vianello, presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv. Imparando divertendosi, i bambini diventano un canale di comunicazione efficace per portare la consapevolezza in famiglia. Ogni minuto conta quando si parla di ictus. Più il trattamento è precoce, più aumentano le possibilità di sopravvivenza e di recupero. È per questo che questa iniziativa è così importante: rende la conoscenza un’arma potentissima contro l’ictus, e lo fa coinvolgendo i più piccoli, con un linguaggio che loro capiscono e amano". 

L’acronimo FAST ci aiuta a ricordare i sintomi principali:

    • Face – Faccia: la bocca è storta o bloccata da un lato?
    • Arms – Braccia: riesce a sollevare entrambe le braccia?
    • Speech – Parola: ha difficoltà a parlare o è confuso?
    • Time – Tempo: chiama subito il 112! 

Come funziona la campagna FAST Heroes nelle scuole?

Il programma dura 5 settimane (1 ora a settimana) e viene svolto:

    • in classe, sotto la guida degli insegnanti;
    • a casa, con l’aiuto dei genitori;
    • online, tramite la piattaforma educativa interattiva: www.fastheroes.com/it in cui è possibile visionare tutto il materiale e approfondire tutti i dettagli  

Totalmente gratuito, il progetto include:

    • materiali didattici cartacei e digitali;
    • fumetti, giochi, canzoni e quiz;
    • diplomi per i partecipanti e attestati per le scuole. 

"Ci auguriamo che anche quest’anno le scuole decidano di partecipare con lo stesso entusiasmo. Grazie a loro, possiamo costruire una cultura della prevenzione che parte dai banchi di scuola e arriva nelle case di milioni di cittadini" conclude il presidente Vianello.

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