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Autismo, paracetamolo e vaccini, la voce della scienza contro la disinformazione: SINPIA risponde alle parole di Trump

Neurologia Redazione DottNet | 23/09/2025 14:06

Fazzi: "Tali voci risultano prive di reale fondamento scientifico, creano disinformazione e contribuiscono ad alimentare insicurezze e confusione su quello che è un problema rilevante per milioni di bambini"

La Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, SINPIA manifesta profonda preoccupazione per le affermazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ieri in conferenza stampa, riguardo l'uso del paracetamolo in gravidanza e i vaccini e un possibile aumento del rischio di autismo. E ancora: sempre Trump ha affermato che il vaccino contro l’epatite B, attualmente somministrato ai neonati, dovrebbe essere posticipato all’età di 12 anni. Mentre si raccomanda l’utilizzo di acido folinico, solitamente utilizzato nei pazienti oncologici durante la chemioterapia, per il trattamento dei bambini autistici.

"Tali dichiarazioni, ampiamente riprese dai media, – sottolinea Elisa Fazzi, Presidente SINPIA - risultano prive di reale fondamento scientifico, creano disinformazione e contribuiscono ad alimentare insicurezze e confusione su quello che è un problema rilevante per milioni di bambini, adolescenti e famiglie coinvolte nei disturbi del neurosviluppo in tutto il mondo". "L’autismo – prosegue la Presidente SINPIA - è un disturbo del neurosviluppo complesso e multifattoriale dovuto all’interfaccia tra fattori genetici e ambientali, riconosciuto e studiato da decenni dalla comunità scientifica internazionale.

La ricerca ha evidenziato le basi neurobiologiche e genetiche dello spettro autistico e gli intrecci con elementi ambientali, ma non è stato individuato un singolo fattore causale. Non esistono evidenze credibili che colleghino con certezza l’insorgenza dell’autismo solo a cause esterne come i vaccini o farmaci o altri fattori comunemente invocati in narrazioni infondate". "Diffondere affermazioni non supportate da dati scientifici e non esprimersi in sintonia con la comunità e i dati scientifici a disposizione – aggiunge Antonella Costantino, past president SINPIA - non solo è irresponsabile, ma rischia di danneggiare seriamente gli sforzi quotidiani di medici, terapisti, educatori e famiglie, che lavorano con impegno per favorire la ricerca, lo sviluppo, l’inclusione e il benessere delle persone con autismo".

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La SINPIA ribadisce con forza la necessità di promuovere una comunicazione pubblica basata su dati scientifici, rispetto e responsabilità. Invitiamo quindi le figure pubbliche, in particolare quelle con grande visibilità mediatica, a utilizzare la propria voce per sostenere la scienza, non per alimentare paure e pregiudizi.

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