
L’impegno è dedicato alla salute di genere per garantire a ciascuna persona un approccio personalizzato ed efficaci interventi di prevenzione, diagnosi e cura
- Promozione della salute delle donne in tutte le fasi della vita, approccio sesso e genere specifico e attento nella ricerca, nell’attività clinica e nella formazione, includendo anche la prevenzione e il contrasto della violenza di genere: questi alcuni dei temi centrali del nuovo Manifesto presentato ieri da Fondazione Onda ETS. In occasione del suo ventennale, la Fondazione ha organizzato l’evento celebrativo "Onde di salute tra storia e futuro", un momento per ripercorrere le tappe più significative della sua storia e per favorire il confronto tra esperti sui temi chiave della salute di genere e sui contenuti del nuovo Manifesto.
Dalla sua nascita, Fondazione Onda ETS si propone come modello innovativo di attenzione alla salute di genere, intesa come cambiamento di prospettiva necessario per garantire a ciascuna persona appropriati ed equi interventi di prevenzione, diagnosi e cura. E oggi, come ieri, l’obiettivo è continuare a diffondere nella società consapevolezza e informazione a 360 gradi.
«In occasione del nostro Ventennale, celebriamo questo primo tratto di strada, durante il quale abbiamo contribuito ad affermare l'importanza della medicina di genere in Italia. Il Manifesto 2.0 presentato in questa occasione rappresenta il nostro impegno verso il futuro: futuro in cui la medicina di genere diventa pratica quotidiana, capace di promuovere personalizzazione e umanità nelle cure, generando un circolo virtuoso in una dimensione multidisciplinare. Una medicina che mette al centro la persona, che ascolta le differenze e agisce per il bene comune. Fondazione Onda ETS continua a essere voce e motore di un’advocacy che vuole fare la differenza in tutti gli ambiti della salute. - dichiara Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda ETS. Il Premio di ricerca assegnato ieri sera a Michela Milani dal Club delle Top Italian Women Scientists (TIWS), testimonia la nostra volontà di valorizzare il talento e l’impegno delle giovani donne nel nostro Paese nel settore della ricerca, in particolare nella biomedicina, riconoscendo e sostenendo l’eccellenza femminile, come parte fondamentale nell’evoluzione della scienza», conclude la presidente Merzagora.
La vincitrice del Premio ‘Sull’Onda della Ricerca biomedica’, Michela Milani, fa parte del San Raffaele-Telethon Institute for Gene Therapy (SR-Tiget) ed è stata selezionata a seguito della valutazione delle 54 candidature pervenute da parte del Board delle Top Italian Women Scientists (TIWS), il gruppo di ricercatrici di Fondazione Onda ETS, ed è stata premiata per il contenuto scientifico e l’impatto della pubblicazione ‘In Vivo Hemopoietic Stem Cell Gene Therapy Enabled by Postnatal Trafficking’. Il premio, dedicato alla compianta Sen. Emilia De Biasi, è stato messo a disposizione da Fondazione Onda ETS con l’obiettivo di valorizzare il lavoro delle giovani ricercatrici italiane nell'ambito della biomedicina, mettendo in luce quelle che si sono distinte per brillantezza e talento come autrici o co-autrici di pubblicazioni con un elevato impact factor.
«Con Fondazione Onda ETS abbiamo fondato nel 2016 il Club delle Top Italian Scientists donne, TIWS, per contribuire a creare una rete delle eccellenze femminili in campo biomedico, anche per aumentarne visibilità e forza. Se si considerano i dati relativi alle donne e ragazze è ancora una minoranza quella che riesce a farsi strada e carriera in un settore in grande crescita. Nel corso della cerimonia abbiamo anche riconosciuto il talento di una giovane ricercatrice grazie al supporto di Fondazione Onda ETS e di una commissione di TIWS», commenta Adriana Albini, Presidente Club TIWS di Fondazione Onda ETS, Collaboratrice Scientifica IRCCS IEO-Istituto Europeo di Oncologia, Milano e Presidente EWMD Italy. «Fa parte della nostra mission promuovere il merito delle nuove generazioni per incoraggiare le future leader».
«Questo premio promosso da Fondazione Onda ETS svolge un ruolo cruciale: valorizza e dà visibilità al lavoro di giovani ricercatrici italiane talentuose come Michela Milani. Premiare il lavoro di Michela, non solo esalta la sua capacità individuale ma ispira anche la prossima generazione di donne nella scienza, contribuendo a colmare il gender gap in ambito accademico e scientifico. È un segnale forte sull'importanza di sostenere l'innovazione e il talento femminile nella ricerca biomedica», afferma Sonia Levi, Co-Presidente Club TIWS di Fondazione Onda ETS.
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