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Nuova influenza, danni ai polmoni. Bene Relenza e Tamiflu

Medicina Generale Redazione DottNet | 14/07/2009 13:53

L'influenza suina è molto differente da un'influenza stagionale e causa danni polmonari più gravi, che somigliano molto di più a quelli causati dalla Spagnola, il virus della pandemia del 1918.

A lanciare l'allarme uno studio su animali condotto da uno dei massimi esperti di influenza che ha firmato molti di questi studi anche su aviaria e Spagnola, Yoshihiro Kawaoka dell'Universita' del Wisconsin, Madison. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature. E a riprova che il comportamento del nuovo virus pandemico H1N1 sia simile a quello del virus della Spagnola, spiega Kawaoka, c'è il fatto che persone nate prima del 1920 e quindi che hanno vissuto l'anno terribile della Spagnola, che si stima abbia ucciso tra 40 e 100 milioni di persone, producono anticorpi che li proteggono da H1N1. Queste persone hanno ancora la memoria immunologica che li protegge dal virus del 1918 e parimenti risultano protetti dal nuovo virus suino che spaventa il mondo in questi mesi.

Invece persone nate dopo il 1920 che non hanno mai 'incontrato' la temuta Spagnola, non hanno anticorpi in grado di reagire all'influenza suina. Ma la per nulla tranquillizzante somiglianza tra i due virus non si ferma qui: gli esperti Usa hanno infettato vari animali, furetti scimmie e ratti, col nuovo H1N1 e visto che questo è capace di causare danni polmonari profondi, e polmonite, esattamente come la Spagnola. I normali virus influenzali stagionali, invece, non sono capaci di fare tanto, infettano le vie respiratorie solo in superficie. Unica nota rassicurante di questo studio, gli esperti hanno visto che H1N1 e' messo 'KO' dagli antivirali Relenza e Tamiflu.

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