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Novartis - in calo vendite estero (utile netto -12%), Italia in controtendenza (+11%)

Aziende Redazione DottNet | 17/07/2009 15:40

Per Novartis un bilancio di luci e ombre per il primo semestre dell'anno: calano le vendite all'estero (utile netto -12% rispetto allo stesso periodo del 2008, ma l'Italia, in controtendenza, mette a segno un utile dell'11%.

"Nei primi sei mesi dell'anno, il Gruppo Novartis in Italia - comunica l'azienda - registra un fatturato di 746 milioni di euro, con una
crescita dell'11% sullo stesso periodo del 2008. Si conferma l'importanza dell'export, che aumenta del 45% e contribuisce per circa un quarto al fatturato complessivo. Positive le performance nei farmaceutici e nei vaccini. Le risorse destinate alla Ricerca & Sviluppo raggiungono i 74 milioni di euro (+ 21%)".
"Le esportazioni continuano a svolgere un ruolo determinante nello sviluppo delle nostre attività - dichiara l'amministratore delegato di Novartis in Italia Mark Never - Nel mercato italiano, la crescita è invece condizionata da obiettivi rallentamenti nell'accesso all'innovazione, sia a livello nazionale che regionale.

È auspicabile che questa situazione venga corretta e che il ruolo dell'innovazione nel settore farmaceutico sia maggiormente valorizzato, nell'interesse dei pazienti, della società italiana e del Paese".

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La Divisione Farmaceutici, fa sapere il Gruppo, ha registrato nel semestre un andamento positivo, trainato dalla crescita delle attività industriali e dai farmaci di più recente introduzione nel mercato italiano. Tra i nuovi lanci, assume un rilievo particolare quello di Extavia (interferone ß 1-b) con il quale Novartis fa il suo ingresso nell'area della sclerosi multipla, patologia per la quale sono attese a breve importanti innovazioni farmacologiche. La leadership in area cardiovascolare è stata ulteriormente rafforzata dall'introduzione di Tareg 320 (valsartan), nuovo dosaggio dell'antipertensivo Novartis più diffuso, che assicura elevata efficacia e protezione d'organo.

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