Il governo ''non ha un minimo di coerenza sul problema pensionistico''. Lo afferma Stefano Biasioli, presidente nazionale dell'Associazione sindacale dei medici dirigenti CIMO-ASMD.
''Il governo - rileva in una nota - ha allungato la vita lavorativa delle donne (1 anno ogni 2) e di tutti i lavoratori (3 mesi ogni 5), ma tre giorni dopo ha invece ripristinato la norma che rottama gli statali dopo 40 anni contributivi''. ''Per la terza volta in 12 mesi - denuncia Biasioli - ricompare la rottamazione dei medici con 58-60 anni. Manderanno così in pensione professionisti ancora giovani e valenti, per la formazione dei quali lo Stato ha però speso milioni di euro''. Duro il giudizio del presidente Cimo: ''Come al solito, perchè siamo in Italia, si salvano le lobby dei magistrati, professori universitari e dei primari.
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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