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No della Cgil al richiamo dei medici in pensione per l’emergenza pandemia. Sì per l’Anao

Sindacato Redazione DottNet | 06/09/2009 12:14

''Contrarietà'', dalla Cgil, ''ottima idea'' invece secondo l'Anaao, il sindacato dei medici dirigenti. La decisione dell'assessore alla Sanità della Regione Toscana, Enrico Rossi, di richiamare, su base volontaria, i medici pensionati da non più di due o tre anni per fronteggiare un'eventuale emergenza pandemia autunnale, divide le sigle sindacali mediche.

''Restiamo basiti e siamo contrari a questa decisione - commenta Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici, l'annuncio di Rossi - che senso ha richiamare i medici in pensione quando si potrebbero utilizzare i medici che hanno superato i corsi di specializzazione e sono entrati in graduatoria di medicina generale?''. Ma oltre ad ''un problema occupazionale'' per Cozza c'è anche una questione di metodo: ''riteniamo che Rossi prima di fare un annuncio del genere avrebbe almeno potuto consultarci e fissare un tavolo in cui discuterne''. Completamente opposto il punto della vista dell'Anaao che parla di ''ottima scelta, oltretutto in controtendenza con l'idea dei prepensionamenti coatti''.

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Secondo Carlo Palermo, responsabile Anaao della Toscana, la scelta di Rossi ''è da tenere in considerazione, perchè si tratta di persone con grande esperienza e competenza clinica che non avrebbero problemi a gestire, in caso di emergenza, un numero di posti letto aggiuntivi (circa 3 mila, oltre agli attuali 14 mila, Ndr)''. Detto questo, conclude Palermo, ''speriamo che non ce ne sia bisogno, considerato anche che l'influenza A non sembra, in base ai dati, più pericolosa di una normale influenza''.

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